Strage di Bologna, difesa di Paolo Bellini: "Orologio dimostra, non era in stazione"

Strage di Bologna, il processo: legale Paolo Bellini, "Orologio indossato da una donna e segna 13.15. Smentisce Maurizia Bonini

A cura di Riccardo Giannini Redazione
31 gennaio 2024 14:33
Strage di Bologna, difesa di Paolo Bellini: "Orologio dimostra, non era in stazione" - PH ANSA
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La difesa di Paolo Bellini, l’ex di Avanguardia Nazionale condannato in primo grado all’ergastolo per la strage di Bologna, sostiene di aver trovato la prova che l’uomo ripreso in stazione la mattina dell’attentato, il 2 agosto 1980, e identificato dall’ex moglie Maurizia Bonini come l’ex terrorista reggiano sarebbe in realtà un’altra persona. Gli avvocati Antonio Capitella e Manfredo Fiormonti hanno infatti individuato un fotogramma a sostegno della loro tesi estrapolato dal video girato in stazione dal turista Harald Polzer.

In apertura del processo d’appello, l’avvocato Capitella parlando con i giornalisti ha spiegato che tra gli elementi nuovi portati dalla difesa, “c’è il fotogramma del video che abbiamo estratto dalla copia analogica che abbiamo fatto all’Archivio di Stato, da cui emerge che l’orologio di una signora che stava dietro al presunto Bellini segna un orario che può essere le 13.15 o le 12.15, incompatibile con la sua presenza a Rimini alle 11.30 come dice la moglie”.

Da qui la convinzione che “la presenza dell’anonimo” alla stazione di Bologna sul primo binario alle ore 13.15, in base all’ora segnata sull’orologio della signora anonima, privi di ogni valore probatorio il riconoscimento operato da Maurizia Bonini. Alla luce di ciò, Capitella e Fiormonti chiederanno alla Corte di acquisire il filmato custodito presso l’Archivio di Stato di Bologna per estrarne copia analogica e poi svolgere una perizia tecnica, per accertare l’orario segnato sull’orologio indossato al braccio sinistro dall’anonima signora. (ANSA).

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