Studente bocciato alla maturità fa ricorso al Tar, ma perde e deve pagare 2mila euro di spese legali

Contestava la valutazione, i tempi dell’orale e le difficoltà legate alla pandemia. Il tribunale respinge il ricorso e conferma la bocciatura

A cura di Glauco Valentini Redazione
25 febbraio 2025 15:21
Studente bocciato alla maturità fa ricorso al Tar, ma perde e deve pagare 2mila euro di spese legali - Ph Ansa
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Uno studente del liceo Alessandro Serpieri di Rimini ha impugnato davanti al Tar dell’Emilia Romagna la sua bocciatura all’esame di maturità del 2022, sostenendo che la commissione non aveva tenuto conto delle difficoltà legate alla pandemia. Con un punteggio di 56/100, inferiore alla soglia minima di 60, è stato l’unico bocciato dell’istituto. Il caso ha suscitato attenzione anche a livello nazionale, venendo ripreso dalla stampa.

Nel ricorso, il giovane ha contestato la valutazione dei docenti, definendola superficiale, e ha lamentato tempi troppo brevi per l’orale e l’assenza di motivazioni dettagliate nel giudizio finale. Ha inoltre evidenziato problemi personali, tra cui due infezioni da Covid con conseguenze da long Covid, un intervento chirurgico nel 2019 e tre lutti familiari.

Il Tar ha respinto il ricorso, chiarendo che le difficoltà legate alla pandemia non possono modificare l’esito dell’esame e che non esiste l’obbligo di discutere le prove scritte all’orale. Mancavano inoltre prove concrete di un trattamento ingiusto. Il ragazzo è stato condannato a pagare 2mila euro di spese legali.

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