Svastiche e la scritta "Viva il Duce": deturpato il parco giochi a Pietracuta. Sdegno del Pd
Vandalismi al parco di Libiano a Pietracuta richiamano l'attenzione sull' educazione civica dei più giovani

Ignoti vandali hanno deturpato i giochi del parco di Libiano, a Pietracuta di San Leo, con svastiche e motti inneggianti Benito Mussolini. Le foto stanno facendo il giro dei social. Per il Pd di San Leo si tratta di “Inquietanti episodi”: oltre al vandalismo al parco, una cittadina, sui social, ha riferito di aver visto un ragazzino sputare su un manifesto legato alle celebrazioni del 25 Aprile.
Il Pd, in merito agli atti di vandalismo, riferisce che, “considerando il luogo in cui sono avvenuti e lo stile incerto dei graffiti, si pensa possano essere stati dei ragazzini, studenti che sembrano del tutto ignari, o forse indifferenti, al significato storico e morale dei simboli che stanno deturpando”.
“Una svastica non è solo un disegno: è l’emblema di un’ideologia fondata sull’odio razziale e sulla negazione della libertà. Un simbolo che richiama un passato di violenza e oppressione. Ma questi giovani lo sanno davvero? E se non lo sanno, di chi è la responsabilità?“, attacca il Pd, che non vuole bollare l’episodio come una bravata di adolescenti.“Farlo significherebbe sottovalutare un rischio reale. In un momento storico in cui, in Italia e in Europa, si registrano preoccupanti rigurgiti di neofascismo e revisionismo, ogni gesto che banalizza o rievoca simboli dell’odio va letto con serietà e attenzione“, prosegue il Pd, che invita a non rimanere indifferenti.
“Dietro quel gesto – attacca il Pd – c‘è un vuoto che parla forte, fa riflettere su una scuola spesso incapace di trasmettere il valore della memoria e del pensiero critico, sulla famiglia, dove il dialogo, sul passato come sull’attualità, è sempre più raro e sulle Istituzioni; istituzioni che in troppi casi si limitano a commemorare senza educare”.
Il Pd lamenta le mancate celebrazioni del 25 Aprile a San Leo e soprattutto a Pietracuta,“il centro abitato più giovane del territorio”, un’occasione “persa per parlare di resistenza e libertà”.
“Per contrastare l’ignoranza che è alla base di questi episodi, serve un’educazione civica vera, vissuta, serve ascoltare i giovani e capirli, serve essere presenti sul territorio, per contrastare il degrado culturale, anche quando si manifesta con un pennarello o strappando un manifesto. E soprattutto serve una riflessione condivisa. Le istituzioni, la scuola e la comunità tutta sono chiamate a fare la loro parte, con responsabilità e coraggio“, chiosa il Pd.
