Taglio dei pini in via del Giglio a Cattolica: "Evitabile e illegale". Attacco alla sindaca
Le associazioni chiedono alla sindaca di Cattolica di evitare il taglio dei pini per garantire sicurezza e benessere

Le associazioni ambientaliste fanno appello alla sindaca di Cattolica Franca Foronchi: “Scongiuri il taglio dei pini in via del Giglio”.
Nella lettera aperta, le associazioni evidenziano che non sia inevitabile il taglio dei pini per intervenire sulla strada e renderla più sicura per il transito di auto, bici e pedoni. I danni provocati dalle radici al manto stradale, “frutto di una gestione sbagliata dei pini e dei loro apparati radicali, non attribuibile all’amministrazione Foronchi” non richiedono necessariamente l’abbattimento, in presenza di nuove tecniche di intervento, applicate “dai tecnici più illuminati e meno succubi alla politica, da Riccione a Trieste”.
I danni da radici possono essere riparati, riportano la associazioni ambientaliste, “con l’uso di asfalti drenanti e materiali permeabili, permettendo cosi di garantire la sicurezza e di conservare i pini con tutti i benefici ecosistemici che questi garantiscono alla città”.
Le 78 alberature sono “sane e mature”e “i nuovi alberelli promessi non potranno garantire per 30-40 anni i benefici dei pini, in primis la protezione contro le ondate di calore estivo”.
“E non li garantiranno comunque da Ottobre a Marzo di tutti gli anni a venire, se pianterà latifoglie al posto dei pini, che fanno fotosintesi ed abbattono inquinanti anche in inverno quando il tasso di inquinanti è più alto in città”.
Per le associazioni ambientaliste l’abbattimento dei pini non è solo una scelta sbagliata, ma anche “illegale alla luce della sentenza del Consiglio di Stato n.9178 , del 27 Ottobre 2022, che stabilisce che gli alberi non possono essere tagliati se non per comprovata minaccia alla pubblica incolumità, accertata dalla perizia di un tecnico riconosciuto”.
“Come sindaca lei ha sì responsabilità civili e penali per gli eventuali danni da radici, evitabili però con il ricorso alle nuove tecniche di intervento, ma anche precise responsabilità politiche e morali per la salute ed il benessere psicofisico dei suoi cittadini e per le scelte da mettere in campo per contenere la crisi climatica in atto“, ribadiscono le associazioni.
Da qui l’invito a fare retromarcia, altrimenti le associazioni promuoveranno azioni legali.
No taglio pini in via del Giglio, le associazioni promotrici dell’appello
Ambiente & Salute Riccione, Leda Zoffoli
ANPANA Rimini, Clara Corbelli
dnA Rimini, Ivan Innocenti
FIAB Rimini- Pedalando e Camminando, Giancarlo Arlotti
Fondazione Cetacea, Sauro Pari
Legambiente Valmarecchia, Massimiliano Ugolini
L’Umana Dimora Rimini, Marco Pacelli
Monumenti Vivi di Rimini, Arianna Lanci
Terra Blu, Federica De Lorenzo
WWF Rimini, Claudio Papini
RECA/ Rete Emergenza Climatica Ambientale della Regione Emilia Romagna