Tajani all’attacco sulla manovra: scontro con Salvini sulla Metro C, tensioni anche sui dividendi
Forza Italia in trincea contro il Mef: “Decide la politica, non i grand commis”. La Lega replica sui tagli: “Solo una riprogrammazione delle risorse”
La legge di bilancio approda in Senato, ma la tensione all’interno della maggioranza resta alta. Forza Italia, guidata dal vicepremier Antonio Tajani, alza i toni contro il Ministero dell’Economia e delle Finanze e contro alcune scelte contenute nella manovra.
“Mi pare che a volte ci sia qualche grand commis al ministero delle Finanze che ha voglia di punire e reintrodurre tasse, ma decide la politica, non i grand commis”, ha attaccato Tajani, evidenziando le frizioni interne al governo.
Al centro dello scontro, oltre al capitolo sugli affitti brevi, c’è la questione dei dividendi: “Credo che si debba correggere la parte sui dividendi, altre tasse sono assolutamente da cancellare per quanto ci riguarda”, ha aggiunto il leader azzurro, segnalando la linea dura di Forza Italia.
Ma la miccia più accesa riguarda i tagli ai fondi per le metropolitane delle grandi città. Dalle tabelle allegate alla manovra emergono 50 milioni in meno per la Metro C di Roma e 15 milioni di tagli per Milano e Napoli. Tajani ha puntato il dito contro il collega vicepremier Matteo Salvini: “Convinca Giorgetti a fare marcia indietro”.
Pronta la replica della Lega, che nega qualsiasi riduzione effettiva: “Nessun taglio, ma una riprogrammazione delle risorse”, fanno sapere dal Carroccio.
Sul fronte parlamentare, intanto, è prevista una dote da 100 milioni di euro l’anno a partire dal 2026 per finanziare le modifiche alla manovra in sede di discussione. Tuttavia, il clima tra gli alleati resta teso e le prossime ore si preannunciano decisive per evitare una nuova frattura nella maggioranza.
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