Tecnopolo di Rimini, via al rilancio: più spazi e più ricerca per le imprese del futuro
Firmato l’accordo con Unirimini fino al 2028. In arrivo nuovi laboratori su economia circolare, IA e digitalizzazione

Ricerca, innovazione e servizi per le imprese: il Tecnopolo di Rimini si rilancia come hub urbano strategico. Con l’accordo approvato dalla Giunta comunale, Unirimini S.p.A. è confermata gestore per il triennio 2025–2028. Il mandato, gratuito e rinnovabile, consente la partecipazione al bando regionale PR FESR 2021–2027, in scadenza a settembre, per ottenere nuove risorse. Nessun impatto sul bilancio comunale.
La struttura di via Dario Campana ospita i Centri Interdipartimentali di Ricerca dell’Università di Bologna, attivi in energia, meccanica e ICT, ed è parte della rete regionale dell’Alta Tecnologia.
In corso il progetto di ampliamento
Quello dell’accordo appena firmato sarà il triennio dell’ampliamento – attualmente in corso - con la ristrutturazione del padiglione “ex-ovini” e la costruzione di un nuovo edificio per 600 mq aggiuntivi. L’investimento complessivo di 2,45 milioni di euro è sostenuto da 1,5 milioni dalla Regione e 950.000 euro del Comune.
L’opera è stata inserita tra le 15 operazioni strategiche regionali e punta a rafforzare attività in economia circolare, digitalizzazione e intelligenza artificiale.
“Il Tecnopolo è un presidio strategico per la crescita culturale, scientifica ed economica della città – dichiara Chiara Bellini, vicesindaca con delega all’università –. L’interesse comune è quello di rafforzare le capacità di ricerca di una struttura funzionale non solo per il campus di Rimini e i suoi ricercatori, ma anche per le imprese del territorio. Con questo accordo rafforziamo il legame tra ricerca, formazione e sviluppo locale, sostenendo un modello di innovazione aperta e collaborativa. Rimini investe nel sapere per costruire il futuro e generare crescita sostenibile.”.