"Temevo per la vita di Maylin, non potevamo più aspettare": la confessione shock di Lorena Venier

La donna, accusata di aver ucciso il figlio insieme alla nuora, ribadisce davanti al Gip di Udine: "In Colombia avrebbe rischiato la vita"

A cura di Redazione
02 agosto 2025 16:03
"Temevo per la vita di Maylin, non potevamo più aspettare": la confessione shock di Lorena Venier - © Ansa
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"La vita di Maylin era in pericolo, non potevamo più attendere." È questa una delle frasi chiave pronunciate da Lorena Venier durante la sua testimonianza, con cui ha cercato di spiegare le ragioni che l’hanno spinta, insieme alla nuora, a uccidere il figlio Alessandro.

La donna è tornata a parlare questa mattina, nell’udienza preliminare davanti al Gip di Udine, ribadendo la versione già fornita agli inquirenti: la decisione sarebbe maturata per proteggere la compagna di suo figlio, Maylin, da presunti rischi gravissimi che avrebbe corso se fosse tornata in Colombia.

All’uscita dal tribunale, l’avvocato della Venier ha preferito non entrare nei dettagli, ma ha confermato che "il movente è da ricercarsi nelle dinamiche di famiglia: Lorena era molto legata alla nuora e alla nipote. Andare in Colombia avrebbe esposto Maylin a pericoli per la sua incolumità".

Le indagini hanno ricostruito un contesto familiare estremamente complesso, che – secondo la difesa – avrebbe portato la donna a temere seriamente per la sicurezza della giovane. Il processo ora dovrà stabilire se tali motivazioni possano in qualche modo influire sulla valutazione delle responsabilità.

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