Tenta di rapinare gioielleria, arrestata
"Scusi, glieli darò indietro, ma adesso mi servono, è questione di vita di morte, mi farò sentire io”,sono queste le parole di Teresa Gultari, classe 1947 incensurata di Siracusa, che questa mattina h...

"Scusi, glieli darò indietro, ma adesso mi servono, è questione di vita di morte, mi farò sentire io”,sono queste le parole di Teresa Gultari, classe 1947 incensurata di Siracusa, che questa mattina ha tentato di rapinare una gioielleria del centro di Rimini. Nel biglietto rinvenutogli addosso, una richiesta disperata di perdono e forse il perché del folle gesto che l’ha spinta al tentativo di furto. Erano le 10 di questa mattina, quando nella gioielleria” Gradara”, la siciliana, con la scusa di farsi mostrare la merce, entrava nel punto vendita di Via Mentana 17. La donna, già nota alla commessa, viste le varie volte che quest’ultima si era presentata in negozio, le ha quindi aperto senza batter ciglio.
La rapinatrice entrata indisturbata con una busta rossa dove all’interno conservava un coltello e un sedativo, custodito in una bottiglia a spruzzino, per intenderci il contenitore che di solito conserva il liquido per pulire i vetri e le superfici, e un fazzoletto. Ha furbamente distratto la commessa, che tranquillamente gli stava prendendo gli ori per farglieli vedere, ha imbevuto la pezza di cloroformio, e gli si è letteralmente avventata addosso, tranquillizzandola che non gli sarebbe successo nulla, nel tentativo di farla probabilmente svenire. La giovane ha opposto resistenza ed è stata in grado di trascinarsi e premere il pulsante per aprire la porta all’amico, che era passato da lì a poco per andare a prelevare nel bancomat vicino alla gioielleria e che per fortuna stava tornando indietro proprio in quell’istante. La rapinatrice non aveva notato il giovane perché di spalle e proprio l’uomo saltandogli addosso l’ha cosi immobilizzata. Teresa Gultari e stata poi arrestata dalla polizia arrivata sul posto. Sul movente molte le ipotesi, in primis, probabili debiti di gioco. La vicenda sembra a tratti una scena da film, ma la sessantaduenne vedova domiciliata a Rimini con sua figlia, apparsa dura e scontrosa nel momento dell’arresto ha premeditato e poi tentato questa mattina di rapinare indisturbata la gioielleria che da tempo puntava con visite mirate e indagini condotte a scapito della povere commessa, di 40 anni, che non ha riportato ferite o violenze ma solo una grande paura.
di Simona Angela Gallo