Tod’s, tre manager indagati per caporalato: chiesto stop alla pubblicità per sei mesi
L’inchiesta della Procura di Milano punta il dito sulla filiera dei subappalti in opifici cinesi: dalla negligenza alle ipotesi di dolo
La Procura di Milano ha indagato tre manager di Tod’s Spa con l’accusa di caporalato e ha iscritto la stessa società per responsabilità amministrativa. L’indagine, iniziata mesi fa, aveva già evidenziato presunte irregolarità nella catena dei subappalti, in particolare in opifici gestiti da imprenditori cinesi dove sarebbero stati sfruttati lavoratori in condizioni degradanti.
Secondo i magistrati non si tratterebbe più soltanto di omissioni nei controlli da parte dell’azienda, ma di possibili condotte dolose. Per questo il gip ha ricevuto la richiesta di imporre a Tod’s un’interdizione dalla pubblicità per sei mesi, misura che sarà valutata in un’apposita udienza.
L’azienda respinge le accuse e sostiene di aver sempre rispettato le norme e vigilato sulla filiera produttiva. L’inchiesta prosegue, mentre si attende la decisione del giudice sulla misura cautelare proposta.
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