Torino: assolto consigliere e ginecologo Silvio Viale, "Il fatto non costituisce reato"
Dopo un processo per presunte molestie su giovani pazienti, il gup ha escluso ogni reato: cadono le accuse sul consigliere comunale e ginecologo torinese
Il ginecologo e consigliere comunale torinese Più Europa, Silvio Viale, è stato assolto dalle accuse di violenza sessuale: secondo il giudice, “il fatto non costituisce reato”. Le denunce — quattro — riguardavano presunti comportamenti inopportuni e molesti nei confronti di giovani pazienti. Per la Procura era prevista una condanna di un anno e quattro mesi. Viale, difeso dall’avvocato Cosimo Palumbo, aveva chiesto il rito abbreviato, sostenendo che gli episodi contestati fossero da considerarsi “fraintendimenti” dovuti a un linguaggio informale.
Al termine del processo, il giudice ha accolto la posizione difensiva: nessun reato dunque, ma la vicenda — e le accuse — aveva già sollevato attenzione pubblica, anche in fase d’inchiesta.
Per Viale si chiude dunque un processo complesso. Ma il caso resta al centro del dibattito: da un lato la soddisfazione per l’assoluzione; dall’altro, per critica e associazioni, le questioni sollevate dalle denunce restano motivo di riflessione sul rapporto medico-paziente e sui confini dell’accettabilità.
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