Torna Habitat a Pennabilli: il festival che unisce giovani, cultura e impegno per l’Appennino

Da venerdì 22 a domenica 24 agosto, tre giorni di incontri al Parco Begni

A cura di Redazione
23 luglio 2025 15:13
Torna Habitat a Pennabilli: il festival che unisce giovani, cultura e impegno per l’Appennino -
Condividi

Habitat torna a Pennabilli dal 22 al 24 agosto, con tre giorni di incontri, esperienze e relazioni dedicate a chi vive – o sogna – i territori dell’Appennino. Un festival a cura di Chiocciola la casa del nomade e Ultimo Punto, che quest’anno si muove dentro un’immagine tanto geografica quanto simbolica: Arcipelago Appennino.

Un arcipelago non è solo un insieme di luoghi: è un sistema in movimento. È fatto di isole diverse, con storie e forme di vita autonome, ma attraversate da rotte invisibili, correnti sotterranee, saperi in viaggio. Così sono le comunità che abitano le montagne: frammentate, sì, ma capaci di riconoscersi, ascoltarsi, costruire ponti mobili tra esperienze.

Habitat 2025 è uno spazio per coltivare queste connessioni.
Per porre domande vere, condividere strumenti, esplorare nuove possibilità di stare insieme.
Per allenarci a riconoscere i processi, prenderci cura delle relazioni, generare piccole trasformazioni.
Per ricordare che il fare richiede anche pause, silenzi, leggerezza.

In questo arcipelago montano in costruzione, Habitat diventa una polis temporanea, un’officina collettiva dove praticare l’ascolto, la convivialità, la cooperazione.

Il programma 2025 si muove tra ascolto, esplorazione, dialogo e creazione condivisa, con laboratori, arte, musica, cinema e natura

Al centro c’è il percorso “Essere comunità”, guidato da Giulio Ferretto e Lapo Brau, facilitatori che da anni accompagnano gruppi e territori in trasformazione. 

Ferretto porta con sé un approccio vivo e coinvolgente, nato dal teatro e dalla facilitazione sistemica, capace di attivare relazioni autentiche e consapevoli. Brau intreccia pratiche di counseling, arte del processo e metodi decisionali collettivi, con una forte esperienza nei contesti ecologici e comunitari. Insieme ci inviteranno a riflettere su come ci relazioniamo, come prendiamo decisioni, come possiamo generare fiducia e presenza nei nostri spazi comuni.

Il festival si apre venerdì 22 agosto alle 17.00, con l’accoglienza al Parco Begni e la presentazione del progetto Habitat e del tema “Arcipelago Appennino”. Poco dopo, alle 17.30, una passeggiata collettiva ci condurrà lungo i sentieri di Pennabilli fino al Torrigino, in un cammino facile di circa mezz’ora. Ad accoglierci, una performance di live painting dell’artista Afra Ricci, curata dal Placebo Collective e accompagnata da musica e da un piccolo rinfresco, il tutto immerso nei colori del tramonto. In serata, dopo il rientro a piedi, ci ritroveremo al Parco Begni e sarà il cinema a portarci altrove con Patagonia via Radio, documentario visionario e intenso di Giacomo Agnetti (proiezione ore 22.00), che sarà presente per un dialogo con il pubblico.

Sabato 23 agosto, la giornata inizia alle 09.00 con un momento di pratica corporea condotto da Beatrice Di Mario e organizzato nell'ambito de "La Mossa". Alle 10.30, prende forma la prima tappa di “Essere comunità”, con un incontro dedicato al passaggio dall’io al noi, per esplorare le dinamiche relazionali nei gruppi.
Dopo pranzo ci sarà anche spazio per rallentare il pensiero: con “Sguardi a Sud”, un caffè condiviso insieme a Gianluca Palma, fondatore del progetto La scatola di latta, che da anni attraversa i territori del Mezzogiorno raccogliendo voci, storie e visioni.

Alle 16.00, Ferretto e Brau ci guideranno in un approfondimento su comunicazione e process work, per osservare come si muovono i conflitti e come trasformarli in possibilità di evoluzione collettiva.

E poi, quando il giorno sfuma, arriverà la musica: ritmi che attraversano il tramonto, elettronica notturna, voci dal vivo e corpi in movimento. 

Alle 19.00, Spiritual Youth apre con un dj-set dal sapore rétro tra funk, hip-hop e roots. Poi il palco si accende con i live set de Loradoro e Tai Paz. A chiudere la serata, il ritmo incalzante di Kadesh, con un set elettronico che ci farà ballare fino a notte fonda.

Domenica 24 agosto, alle 10.30, il percorso “Essere comunità” si chiude con un incontro dedicato ai metodi decisionali e alla sociocrazia: strumenti concreti per condividere responsabilità e attivare processi collettivi più equi. 

Dopo il pranzo collettivo delle 13.30, il festival si concluderà con partenze libere nel pomeriggio.

Intorno a tutto questo, gesti quotidiani e radicali: cucinare insieme, costruire, intrecciare relazioni, creare spazi di cura condivisa. Perché anche ciò che è semplice può diventare rivoluzionario, se vissuto con attenzione e presenza. 

Habitat è questo: uno spazio dove si prova, senza dover dimostrare nulla. Dove si può restare, scombinare le abitudini, riconoscere le connessioni e aprire nuove rotte dentro e fuori da sé.

Habitat è GRATUITO e aperto a tutte e a tutti, senza necessità di prenotazione.
Per chi cerca comunità, per chi abita i margini, per chi vuole immaginare insieme nuove rotte. Una pausa generativa. Un invito a stare. Insieme.
Info tecniche: è possibile campeggiare gratuitamente al Parco Begni, registrandosi all’arrivo. Tutti i pasti verranno organizzati in modo conviviale e collaborativo tra i partecipanti: sarà a disposizione un frigo comune. Chi lo desidera potrà contribuire in modo spontaneo alle spese condivise.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Altarimini sui social