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Trapianti all'avanguardia, Ausl Romagna entra in importante programma nazionale

Trapianto di Microbiota Fecale: nuove opportunità terapeutiche per i pazienti dell'Ausl Romagna

A cura di Redazione
12 settembre 2024 14:51
Trapianti all'avanguardia, Ausl Romagna entra in importante programma nazionale -
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Il Centro Nazionale Trapianti ha autorizzato la partecipazione dei Centri di Trapianto di Microbiota (Fecal Microbiota Transplantation, Fmt) dell’Ausl Romagna al Programma Nazionale sul Trapianto di Microbiota Fecale umano (Fmt) secondo le indicazioni previste dal Programma stesso.

Il trapianto di microbiota fecale è una procedura attraverso cui si raccolgono le feci da un donatore sano, per poterle processare in maniera opportuna ed arrivare all’estrazione di microbiota intestinale da trapiantare, successivamente, in un altro soggetto. A oggi la pratica è approvata e raccomandata dalle linee guida per il trattamento di infezioni recidivanti da Clostridioides difficile.


L’Ausl Romagna ha presentato un unico progetto aziendale coordinato da Vittorio Sambri e da Carlo Fabbri, con il referente dell’attività clinica Giulia Gibiino, e che prevede tre centri, di cui uno a Rimini presso la Gastroenterologia diretta da Marco Di Marco, nonché un’unica unità operativa di microbiologia presso Pievesestina, diretta da Vittorio Sambri.

Responsabile del centro Fmt di Rimini Alessandra Caponi.

“L’ adeguamento delle strutture effettuato a tal fine– spiega Sambri – permetterà una standardizzazione dell’analisi del microbiota intestinale, effettuata in regime di servizio sanitario nazionale, per tutti i donatori e riceventi, presso l’UO di Microbiologia da me diretta, con un ampliamento delle possibilità di ricerca e cura dei nostri pazienti“.

I tre centri prevedono un percorso di donazione attraverso cui tutti i cittadini sani possono richiedere una valutazione presso le suddette sedi; dopo colloquio clinico e indagini di laboratorio viene conferita l’idoneità e quindi la possibilità di eseguire una o più donazioni di microbiota intestinale. In contemporanea le tre sedi hanno un percorso di presa in carico dei pazienti affetti da C.difficile recidivante da valutare per trapianto.

“A oggi l’unica indicazione clinica è l’infezione da C. difficile recidivante– conclude Fabbri- anche se il tema del trapianto di microbiota e del microbiota o microbioma stesso è una grande opportunità terapeutica. Per tutte le altre future indicazioni è necessario avere cautela e si tratta di tematiche di appannaggio della ricerca scientifica. E’ degno di nota il fatto che nella Azienda Sanitaria della Romagna tutte e tre le province siano dotate di un processo clinico e culturale che permette questo tipo di attività”.

Il riconoscimento del “Programma Trapianto di Microbiota Fecale dell’AUSL della Romagna” segna l’inizio di una attività di cura rivolta ai pazienti affetti da infezione recidivante da Clostridioides difficile e apre una nuova prospettiva di ricerca con coinvolgimento nei numerosi trials clinici nazionali e internazionali sull’utilizzo del trapianto di microbiota in molteplici indicazioni.

L’importanza dei donatori

In ciascun Centro della Romagna è iniziato il percorso di screening dei donatori e di donazioni con identificazione di donatori idonei e banca attiva di materiale congelato presso il Centro di Pievesestina.

Tutti i cittadini sani, in particolare non affetti da patologie croniche gastrointestinali o sistemiche, possono essere donatori idonei. La valutazione di screening prevede colloqui informativi e anamnestici, esami di laboratorio ematici e su feci che verranno svolti secondo calendario concordato con i Gastroenterologi di riferimento per ciascuna sede.

È in programma nelle prossime settimane la pianificazione di incontri con i donatori AVIS per poterne facilitare e velocizzare la valutazione per diventare anche donatori di microbiota intestinale.

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