Travolta da una ruspa in spiaggia: non poteva guidarla
Il conducente, già condannato per omicidio stradale e senza patente, operava senza autorizzazioni. La Procura indaga per omicidio colposo

Il conducente della ruspa che ha travolto e ucciso la 66enne Elisa Spadavecchia a Pinarella di Cervia non poteva guidare: già condannato per omicidio stradale e con la patente revocata, il 54enne operava in spiaggia senza alcuna autorizzazione, né da parte del Comune né della Cooperativa Bagnini.
L’inchiesta della Procura
La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e ha denunciato l’uomo a piede libero. Il mezzo è stato sequestrato per accertamenti, inclusa la verifica del funzionamento dei dispositivi di sicurezza, come il segnale acustico di retromarcia. Il sostituto procuratore Lucrezia Ciriello ha compiuto un sopralluogo sul luogo dell’incidente, accompagnata da carabinieri e capitaneria di porto, ascoltando testimoni e bagnini.
La dinamica dell’incidente
Secondo le ricostruzioni, la ruspa stava effettuando manovre in retromarcia quando, all’altezza del Bagno Franco, ha investito la donna che passeggiava vicino alla battigia. L’impatto è stato fatale. Dopo l’accaduto, il conducente avrebbe lasciato temporaneamente il mezzo per chiedere aiuto, poi sarebbe tornato a parcheggiarlo più a nord, nell’area degli stradelli.
Chi ha autorizzato quei lavori?
Un punto centrale dell’indagine riguarda la legittimità dei lavori di pulizia della sabbia: sabato mattina non erano né programmati né autorizzati, come confermato dalla Cooperativa Bagnini. Resta da chiarire chi abbia incaricato il 54enne, noto in zona e già visto nei giorni precedenti operare con lo stesso mezzo.
La vittima
Elisa Spadavecchia, insegnante di inglese in pensione, era in vacanza con il marito, ex ufficiale dei carabinieri. Al momento dell’incidente, si trovava sola in spiaggia. Si attende il nulla osta per la restituzione della salma.