Travolto e ucciso sulle strisce da un furgone, condannata in primo grado l'investitrice
Le indagini iniziali erano state archiviate per mancanza di prove

Grazie alla tenacia della famiglia, che non ha mai smesso di cercare giustizia, il caso della morte di Giampaolo Fuschini è stato finalmente risolto. Fuschini era stato vittima di un grave incidente stradale il 28 dicembre 2017 a Santarcangelo di Romagna, quando una donna di 54 anni, alla guida di un Fiat Doblò, lo aveva travolto mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali. Nonostante l’intervento tempestivo dei soccorsi e il trasporto all’ospedale Bufalini di Cesena, Fuschini era deceduto il primo gennaio 2017 a causa delle gravi ferite e del trauma cranico riportato.
Le indagini iniziali erano state archiviate per mancanza di prove, ma la famiglia di Fuschini, con l’avvocato Giuliano Renzi, ha continuato a cercare testimoni, riuscendo infine a rintracciarne uno. Grazie a questa testimonianza, il caso è stato riaperto e ieri, dopo sei anni, la donna responsabile è stata condannata in primo grado per omicidio colposo a un anno di reclusione, pena sospesa, e a un risarcimento provvisionale di 30 mila euro.