Tre generazioni: 65 anni di ferro e cuore, la ditta Mancini Guido entra nella storia di Rimini
Il Fabbro che ricostruì Rimini (e il Teatro Galli): la ditta Mancini riceve il sigillo di Bottega Storica
Una storia di ferro e dedizione lunga 65 anni entra ufficialmente tra le eccellenze storiche di Rimini. La “M.G. Mancini Guido snc” è infatti la 106ª impresa ad essere iscritta all’Albo delle Botteghe Storiche del Comune di Rimini, un riconoscimento che premia il valore artigianale e il contributo dato alla città, tra cui spicca la partecipazione alla ricostruzione del Teatro Galli.
Fondata nel 1959 da Guido Mancini, giovane fabbro dall’animo visionario, l’officina nacque in via Marecchiese 32, proprio di fronte alla storica Torrefazione Caffè Giovannini. Da quel piccolo laboratorio dove si forgiavano serrande e cancelli, nacque un’impresa destinata a durare nel tempo. Dopo un primo trasferimento in via Antonelli, la sede definitiva venne inaugurata nel 1973 in via Marecchiese 305, dove ancora oggi l’attività prosegue con lo stesso spirito artigiano.
Oggi la “M.G. Mancini Guido snc” è guidata dai tre figli del fondatore – Marco, Patrizia e Nicoletta – affiancati da tre nipoti che rappresentano la terza generazione. Sedici dipendenti portano avanti un’attività che spazia dalla carpenteria metallica alla produzione di infissi e serrande, fino al restauro di opere in ferro battuto e strutture storiche.
L’azienda ha lasciato un segno concreto nella città: oltre al contributo fondamentale alla rinascita del Teatro Galli, ha partecipato anche alla riqualificazione di Piazza Kennedy, realizzando importanti elementi in ferro. Nell’officina, tra macchinari moderni, trovano ancora posto quelli originali degli anni Cinquanta, conservati come memoria viva della tradizione artigiana riminese.
La nuova iscrizione all’Albo delle Botteghe Storiche rappresenta così il riconoscimento di un percorso esemplare, dove passione, competenza e continuità familiare si fondono nel segno di un mestiere che, da 65 anni, racconta la storia del ferro e del lavoro a Rimini.
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