Tredicenne precipita da un tetto a Piacenza: indagini in corso per chiarire le cause della morte
La Procura per i minorenni esclude provvedimenti restrittivi. Si indaga su dinamica, movimenti della vittima e possibili coinvolgimenti di coetanei


La Procura per i minorenni di Bologna ha confermato che non sono stati adottati provvedimenti restrittivi in relazione alla morte della tredicenne precipitata da un tetto a Piacenza. Al momento non è possibile stabilire se la caduta sia stata accidentale, volontaria o causata da terzi. Le indagini sono in corso e includono l’analisi di elementi tecnici, il sequestro di oggetti, tra cui il cellulare della vittima, e l’ascolto di testimoni.
La Procura ha spiegato che gli accertamenti mirano a ricostruire la dinamica dell’incidente e i movimenti della ragazza nelle ore precedenti, oltre a valutare il possibile coinvolgimento di coetanei. Un ragazzo di 15 anni, presente al momento della caduta e con il quale la giovane aveva una relazione complicata, è stato interrogato e poi rilasciato.
La sorella della vittima ha espresso pubblicamente su social media l’accusa che il fidanzato fosse responsabile della morte, definendola una vittima di violenza e femminicidio. La settimana prossima è previsto l’esame autoptico per chiarire ulteriormente le circostanze del decesso.