Tribunale conferma chiusura delle tre case famiglia a Riccione

Respinto il ricorso del gestore: irregolarità gravi e condizioni inaccettabili per gli ospiti

A cura di Grazia Antonioli Redazione
22 dicembre 2025 11:56
Tribunale conferma chiusura delle tre case famiglia a Riccione -
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Il Tribunale amministrativo regionale per l’Emilia-Romagna ha confermato la piena legittimità dei provvedimenti di chiusura per tre case famiglia emessi dal Comune di Riccione lo scorso novembre. La decisione giunge a seguito del ricorso presentato dal gestore di tre strutture del territorio, il quale aveva richiesto la sospensione urgente dell’ordinanza comunale che disponeva l’immediata cessazione delle attività.

Il Tribunale ha respinto la richiesta della società di gestione basandosi sulle pesanti risultanze dei sopralluoghi effettuati dall’Ausl. Le ispezioni avevano portato alla luce una situazione di estrema gravità e criticità diffuse che interessavano ogni aspetto della vita quotidiana all’interno delle strutture. Tra le mancanze più serie sono state confermate irregolarità nella gestione dei farmaci, l’utilizzo di contenzioni fisiche sugli ospiti e gravi carenze nelle condizioni igieniche e manutentive degli ambienti, inclusi i locali destinati alla preparazione dei pasti.

Un punto particolarmente critico evidenziato dai giudici riguarda il personale impiegato, giudicato insufficiente sia per numero sia per qualificazione professionale, oltre a una documentazione clinica degli ospiti lacunosa e incompleta. È stata inoltre rilevata la totale assenza di attività ricreative e di socializzazione, elementi considerati essenziali per il benessere degli anziani accolti.

Nell’ordinanza viene ribadito che, nel bilanciamento tra gli interessi economici dell’impresa e il benessere dei cittadini, deve prevalere in modo assoluto il diritto degli ospiti a ricevere un’assistenza dignitosa in ambienti sicuri e idonei. Per questo motivo, il Tribunale ha confermato che il Comune deve continuare a supportare attivamente le famiglie coinvolte, indicando strutture alternative adeguate dove gli anziani possano essere trasferiti e ricevere le cure necessarie.

La società che gestiva le strutture è stata inoltre condannata al pagamento delle spese legali. Con questa decisione viene confermata la linea di fermezza adottata dall’amministrazione comunale di Riccione nella vigilanza sulle strutture socio-assistenziali e nella protezione delle fasce più fragili della popolazione.

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