Truffa da oltre 180mila euro: donna convince albergatore che il genero è in pericolo
La truffa è stata scoperta grazie all’intervento dei parenti dell’albergatore e la donna è ora sotto processo
Una donna di 50 anni del Torinese è accusata di aver truffato un albergatore di Rimini, convincendolo che il genero fosse coinvolto in attività criminali e che solo lei potesse proteggerlo, a patto di pagare cifre enormi. La piemontese avrebbe ottenuto otre 180 mila euro tra denaro e gioielli, sostenendo che sarebbero stati utilizzati per pagare guardie del corpo e professionisti dell’intelligence. La truffa è stata scoperta grazie all’intervento dei parenti dell’uomo e la donna, difesa dagli avvocati Gianluca Sardella e Vincenzo Gallo, è ora sotto processo. La 50enne si era presentata all’albergatore vantando credenziali false, come una doppia laurea in medicina e matematica, e affermando di essere un commissario dell’intelligence per l’Unione europea. Il gestore dell’hotel, assistito dall’avvocato Luca De Sio, era convinto che il genero fosse coinvolto in attività criminali e che sarebbe stato presto arrestato dalla polizia, mettendo a rischio lui e la sua famiglia.
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