Trump: "Nessun progresso sull’Ucraina con Putin, continuiamo a dare armi a Kiev"
Telefonata interlocutoria tra Washington e Mosca

"Non ho fatto alcun progresso sull'Ucraina con Putin". È quanto ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, poco prima di partire per l’Iowa, commentando la recente telefonata con il leader del Cremlino. Il tycoon ha spiegato di aver espresso a Vladimir Putin il proprio malcontento per l’andamento del conflitto: "Non sono contento della situazione in Ucraina", ha detto, respingendo le accuse di aver interrotto la fornitura di armi a Kiev. "Abbiamo fornito armi e continuiamo a farlo, ma dobbiamo essere certi di conservarne a sufficienza anche per noi", ha precisato.
La telefonata tra i due leader, avvenuta all’indomani delle tensioni suscitate dal presunto stop agli aiuti americani all’Ucraina, si è rivelata poco risolutiva. Nessun passo avanti concreto verso una possibile soluzione del conflitto. Un colloquio interlocutorio, durato circa un’ora, durante il quale, secondo quanto filtrato da ambienti diplomatici, sono stati affrontati anche i dossier su Iran e Medio Oriente.
Putin ha ribadito la posizione russa: "Non rinunceremo ai nostri obiettivi. Serve eliminare le cause profonde del conflitto", ha dichiarato lo zar, facendo intuire che, al momento, Mosca non è disposta a concessioni rilevanti sul piano negoziale.
Nel frattempo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è recato ad Aarhus, in Danimarca, per l’apertura del semestre di presidenza danese del Consiglio dell’Unione Europea. Obiettivo della visita è rafforzare le garanzie europee in tema di sostegno militare a Kiev. Un risultato che, nonostante le assicurazioni ottenute, potrebbe rivelarsi insufficiente se il coinvolgimento degli Stati Uniti dovesse progressivamente diminuire.