Turismo e potenzialità dei Condhotel: Nicola Marcello interpella la Regione
L'interpellanza per fare il punto della situazione dei Condhotel, la formula ricettiva che unisce l'albergo con la residenzialità privata

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Nicola Marcello, ha presentato un’interpellanza alla Giunta dell’Emilia-Romagna per fare il punto sulla situazione dei Condhotel, la formula ricettiva che unisce le caratteristiche di un albergo ai vantaggi della residenzialità privata.
Introdotti a livello nazionale nel 2018, i Condhotel consentono di trasformare fino al 40% di una struttura alberghiera in unità abitative private, mantenendo però una gestione unica e integrata. La Regione Emilia-Romagna ha approvato una normativa specifica nel 2019 (Deliberazione legislativa n. 108), ma – sottolinea Marcello – a distanza di oltre cinque anni non ci sono dati pubblici sul numero di strutture avviate né informazioni su quali Comuni abbiano aggiornato i propri strumenti urbanistici.
Secondo il consigliere, questa formula potrebbe rappresentare un’opportunità concreta per valorizzare il patrimonio edilizio esistente, rilanciare ex colonie storiche e riqualificare alberghi non più attivi o non adeguati agli standard moderni. «Si registra una crescente domanda di turismo – spiega Marcello – anche in aree interne e montane, dove il Condhotel potrebbe favorire rigenerazione e sviluppo sostenibile».
L’interpellanza chiede alla Regione di chiarire: quante strutture abbiano ottenuto la qualifica di Condhotel e in quali province; quali Comuni abbiano recepito le linee guida nei propri piani urbanistici; se esista un sistema di monitoraggio pubblico con dati e valutazioni di impatto.
Il consigliere cita come esempi virtuosi Veneto e Lombardia, dove sono stati avviati interventi pilota e definite norme per rendere il Condhotel uno strumento concreto di rinnovamento del sistema turistico, con l’obiettivo di contrastare il degrado urbano e stimolare investimenti e occupazione.