Turismo: Emilia Romagna punta al 16% del Pil entro il 2030
Gli investimenti negli aeroporti e le sfide post-pandemiche: prospettive e ambizioni del settore turistico italiano secondo esperti e autorità regionali

“Questi obiettivi siano raggiungibili”, ha assicurato l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini a margine della conferenza di Riccione. “Credo che questo obiettivo, soprattutto quello di raggiungere il 35% di presenze internazionali, sia raggiungibile nei prossimi cinque anni”. “Dopo la guerra in Ucraina, dopo il blocco purtroppo degli arrivi dalla Russia e dalla stessa Ucraina”, ha aggiunto l’assessore, “nel 2023 abbiamo ripreso un percorso di crescita degli arrivi e delle presenze internazionali e credo che da questo punto di vista l’investimento sugli aeroporti, sulle nuove rotte sia naturalmente fondamentale per raggiungere l’obiettivo del 35% di presenze”.
Anche il presidente di Visit Romagna e sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad ritiene l’obiettivo dell’internazionalizzazione “assolutamente a portata di mano”. Per lui è “fondamentale continuare ad investire sul mercato estero”. “Siamo in una fase storica in cui le famiglie italiane stanno attraversando un momento socioeconomico particolare – rileva – e quindi, se da un lato noi auspichiamo che il governo intervenga per ridare potere d’acquisto alle famiglie, dall’altro noi dobbiamo anche intercettare questo segmento di turismo estero che ci consente di fare il salto di qualità”.
Bologna continua a puntare sul turismo straniero. “Abbiamo già raggiunto la quota di turismo internazionale che avevamo prima del Covid – ha sottolineato il sindaco Matteo Lepore -, anzi stiamo superando il 55%. Per noi qualificare l’offerta è fondamentale perché serve ad attirare un una domanda sempre più qualificata, capace di fruire dell’offerta culturale della città. Questo è il nostro principale motivo di visita e continueremo a investire in questa direzione”.