Turismo: l’analisi di Riviera Sicura: “lenta agonia senza progetti. Peggior Ferragosto degli ultimi anni”

Giosuè Salomone presidente dell’associazione Riviera Sicura “Il modello Rimini va rivisto”

“Rimini avrebbe dovuto beneficiare dell’aumento generalizzato dei prezzi che ha determinato un calo di presenze in quasi tutta Italia. La Riviera sarebbe dovuta riuscire ad attrarre, grazie ad un costo per la vacanza nettamente inferiore rispetto ad altre località, un numero sorprendente di turisti italiani questa estate. E invece ha vissuto la stagione peggiore degli ultimi decenni non riuscendo ad intercettare e motivare i turisti a venire a Rimini”. Sono queste le parole di Giosuè Salomone, Presidente dell’Associazione Albergatori “Riviera Sicura”, dopo il bilancio di ferragosto. “Inutile parlare di numeri assolutamente insignificanti – prosegue Salomone – i conti di una già fin troppo breve stagione in Riviera non beneficiano che in minima parte dei dati della primavera. Snocciolare numeri sul primo semestre è un arrampicarsi sugli specchi. Il comparto turistico riminese produce in piena Estate: fino a Giugno si apre per far lavorare il personale e testare le strutture ricettive in vista della vera stagione. Sulle principali piattaforme di prenotazione erano circa trecento gli hotel con camere ancora disponibili a ferragosto ed a tariffe nettamente inferiori agli anni precedenti.”

“Darrell Huff diceva che se torturi i dati abbastanza a lungo confesseranno qualsiasi cosa – aggiunge Giosuè Salomone – ma in questo caso, possiamo torturarli quanto vogliamo senza che possano indicare anche minimamente risultati soddisfacenti. Volere anche solo provare a parlare di trend positivi per settembre o di recupero a ferragosto sono numeri dati a caso solo perchè non si è in grado di spiegare o di giustificare la situazione reale. Notte rosa? Bella e da mantenere, pur rivedendola, ma un flop in termini di presenze! Recupero di Ferragosto? Chi lo dice mente sapendo di farlo, è stato il peggior ferragosto degli ultimi decenni con migliaia di camere rimaste vuote. Trend positivo per settembre? Buona parte degli Hotel sta anticipando la chiusura rispetto alle stagioni precedenti perchè i costi non sono compensati dai ricavi. Senza contare che tutti sappiamo come pochi punti percentuali sulla richiesta portano ad una gara al ribasso sulle tariffe. Quindi basta con l’ostinarsi a torturare i numeri: stavolta non possono confessare nulla di diverso dalla cruda realtà”.

“Il modello Rimini va rivisto, e anche subito – conclude Giosuè Salomone – prima che si arrivi ad un punto di non ritorno. Abbiamo un territorio splendido che può candidarsi a continuare ad essere la capitale italiana del turismo per decenni, ma servono idee e progetti sia pubblici che privati. Le problematiche di Rimini non sono slegate tra loro: sicurezza, viabilità, riqualificazione degli hotel, eventi, nuove attrazioni sono solo apparentemente singoli problemi. Il modello Rimini va rivisto nella sua globalità. La politica, locale e nazionale, deve impegnarsi nella comunicazione e deve avere il coraggio di essere visionaria: serve a poco una splendida notte rosa quando il 50% degli hotel a Rimini hanno dichiarato di non avere avuto nessuna presenza appositamente venuta per quell’evento. Noi imprenditori stiamo facendo la nostra parte per la promozione del territorio ma non basta e non può bastare; solo le Istituzioni hanno mezzi e risorse adeguate per campagne pubblicitarie mirate ed efficaci. Serve intercettare nuovi mercati, aprire nuove rotte aeree, fidelizzare e far ritornare i vacanzieri dandogli motivazioni per farlo. Ed è singolare quanto surreale vedere come anche da parte della Regione ci sia tanta approssimazione con ricette che altro non sono che idee buttate a caso che non stanno ne in cielo ne in terra”.

Prosegue intanto la raccolta dati da parte degli Hotel associati a “Riviera Sicura” sul gradimento a Rimini da parte dei turisti con relativo voto sulle varie tematiche: hotel, parcheggi, viabilità, eventi, sicurezza, spiagge, attrazioni ed altro. I dati raccolti entro il cinque settembre verranno successivamente diffusi e potranno essere elemento di riflessione da parte di operatori del turismo e delle Istituzioni.

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