Uccise la moglie malata di demenza, chiesti 21 anni per l’ex infermiere
Filippo Maini a processo a Rimini: per la Procura è omicidio volontario, per la difesa un gesto d’amore concordato

Filippo Maini, 80 anni, ex infermiere, è imputato per l’omicidio volontario della moglie Luisa Bernardini, malata di grave demenza senile, soffocata nel 2020 a Riccione. L’uomo ha confessato, parlando di un “atto d’amore”: la moglie gli avrebbe chiesto di morire insieme in un momento di lucidità. Dopo il gesto, Maini tentò il suicidio. La difesa sostiene si tratti di “omicidio del consenziente”, reato meno grave, supportando la tesi con un biglietto lasciato dall’imputato e testimonianze, anche dei figli. La Procura, invece, ritiene che la donna non fosse in grado di intendere e volere e accusa Maini di aver agito per egoismo, incapace di sopportare la sofferenza della moglie. Chiesti 21 anni di carcere. La difesa ha chiesto 4 anni con pena sospesa. Il caso tocca anche i nodi giuridici sul fine vita.