Ucraina: vertice tra aperture e tensioni, Zelensky rifiuta l’invito di Putin a Mosca
L’Europa si mostra unita sul percorso di pace, mentre Trump frena sull’invio di truppe e propone garanzie alternative per Kiev

Il presidente russo Vladimir Putin avrebbe proposto Mosca come sede di un incontro con Volodymyr Zelensky, ma il leader ucraino ha respinto l’ipotesi. L’Eliseo rilancia Ginevra come opzione neutrale, con la Svizzera pronta a garantire immunità diplomatica.
Nel frattempo, Donald Trump – dopo i colloqui a Washington con i leader europei – ha ribadito di non voler inviare truppe statunitensi in Ucraina, sottolineando che Kiev non entrerà nella Nato, ma augurandosi che Putin “sia ragionevole”. Zelensky ha parlato di un “passo importante” raggiunto negli Stati Uniti, legato a nuove garanzie di sicurezza per l’Ucraina e l’Europa.
Dal fronte europeo, i leader dell’Ue hanno riaffermato compattezza: “L’unità era palpabile” ha dichiarato l’Alto rappresentante Kaja Kallas, che ha annunciato un nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca entro un mese. Anche la presidente del Parlamento europeo Metsola ha sottolineato che il vertice potrebbe rappresentare “una svolta per la pace”.
Tuttavia, la guerra continua: nella notte si è registrato l’attacco russo più violento dal 31 luglio, con otto morti e oltre cinquanta feriti.