Ue e Usa stringono sul piano per l’Ucraina: 24 punti nella controproposta europea
Kiev giudica “credibile” l’attuale bozza. Rubio: “Incontro più produttivo finora, si può chiudere entro giovedì”. Meloni: “Trump disponibile a lavorare sul suo piano”
La controproposta dell’Unione europea al piano statunitense per l’Ucraina è ora definita in 24 punti e segna una fase cruciale dei negoziati internazionali. L’Europa ha respinto le richieste americane riguardanti i territori non occupati a est, ribadendo invece la necessità di garanzie solide sulla clausola di sicurezza e aprendo all’utilizzo degli asset russi congelati per finanziare la ricostruzione del Paese. Il documento europeo affronta anche il ruolo che Ue e Nato dovranno svolgere nel futuro assetto della sicurezza regionale.
A Ginevra si è tenuto un nuovo round di colloqui tra Stati Uniti e Ucraina. La Casa Bianca ha fatto sapere che Kiev, “sulla base delle revisioni e dei chiarimenti presentati oggi”, ritiene che l’attuale bozza del piano rispecchi i propri interessi nazionali e garantisca “meccanismi credibili e applicabili” per la sua sicurezza. Una posizione poi formalizzata nella dichiarazione congiunta Washington-Kiev, secondo cui qualsiasi accordo dovrà “rispettare pienamente la sovranità dell’Ucraina” e assicurare una “pace sostenibile e giusta”.
Ottimista il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, che ha definito quello odierno “l’incontro più produttivo finora”, esprimendo la speranza che si possa “chiudere entro giovedì”. Rubio ha comunque ribadito che gli accordi dovranno essere condivisi con Mosca: “Devono essere d’accordo”.
Cauta la posizione della presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, impegnata in un ruolo di mediazione. “Ho sentito Trump, è disponibile a lavorare sul suo piano”, ha dichiarato, lasciando intendere margini di convergenza tra partner europei e statunitensi.
La giornata diplomatica è densa anche sul fronte internazionale: i leader europei si riuniscono a Luanda, mentre il presidente turco Erdogan è atteso a colloquio con Vladimir Putin.
Intanto sul terreno la guerra continua a mostrare la sua brutalità. A Kiev è stato sferrato un attacco con un centinaio di droni, mentre a Kharkiv si registrano quattro vittime dopo un nuovo bombardamento. Il quadro politico e militare resta dunque estremamente fluido, mentre la comunità internazionale tenta di accelerare verso un’intesa che possa aprire uno spiraglio di stabilità.
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