Un angolo di natura silenziosa tra valli: la curiosa riserva che pochi conoscono in Emilia-Romagna

Nel cuore del Ferrarese, la Riserva Naturale Po di Volano custodisce paesaggi sospesi, fauna rara e un’antica idrovora ancora funzionante.

A cura di Redazione
11 settembre 2025 18:00
Un angolo di natura silenziosa tra valli: la curiosa riserva che pochi conoscono in Emilia-Romagna - Foto: Mychela/Wikipedia
Foto: Mychela/Wikipedia
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Un angolo di natura silenziosa tra valli, acque e canali

Nel cuore del Ferrarese, all'interno del Parco regionale del Delta del Po, si trova una delle aree meno conosciute ma più affascinanti dell’Emilia-Romagna: la Riserva Naturale Orientata del Po di Volano. Si tratta di una zona umida estesa tra i comuni di Codigoro e Comacchio, dove il paesaggio è dominato da canali, lanche, argini erbosi, specchi d’acqua dolce e salmastra, che ospitano una varietà di habitat cruciali per la biodiversità dell’intera regione.

Questa riserva è attraversata dal ramo Volano del Po, uno dei principali rami deltizi del fiume, che storicamente costituiva l’asse fluviale tra Ferrara e l’Adriatico. Qui si incrociano storie di bonifiche, idrovore, pesca tradizionale e migrazione aviaria. La riserva è un Sito di Importanza Comunitaria (SIC) e Zona di Protezione Speciale (ZPS), e fa parte della Rete Natura 2000. È quindi protetta per il suo valore ecologico, ma anche frequentata da chi cerca paesaggi tranquilli, osservazione faunistica e percorsi ciclabili tra acqua e cielo.

La fauna alata e la storica idrovora

Il vero spettacolo è dato dagli uccelli: aironi cenerini, garzette, nitticore, cormorani e, in alcuni periodi dell’anno, anche fenicotteri rosa. Le acque stagnanti, ricche di vegetazione acquatica, attirano anche rapaci come il falco di palude e il nibbio bruno, e rappresentano un habitat fondamentale per anfibi e insetti rari, in particolare durante la primavera e l'autunno.

Oltre alla biodiversità, la riserva conserva un’idrovora storica tuttora funzionante, utilizzata per regolare il livello delle acque e proteggere i terreni circostanti da inondazioni. Questo impianto idraulico è parte integrante del sistema di bonifica iniziato già nel Rinascimento dagli Estensi, perfezionato nei secoli successivi con strutture che oggi sono diventate testimonianze di archeologia industriale.

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