Un angolo di Romagna dove il vino racconta la storia, il borgo che custodisce un patrimonio nascosto da secoli

Nel cuore della Romagna, San Clemente è il borgo del Sangiovese: storia, vitigni e una curiosità che pochi conoscono.

A cura di Redazione
18 agosto 2025 10:00
Un angolo di Romagna dove il vino racconta la storia, il borgo che custodisce un patrimonio nascosto da secoli - Foto: Toni Pecoraro/Wikipedia
Foto: Toni Pecoraro/Wikipedia
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Un angolo di Romagna dove il vino racconta la storia

Nascosto tra le dolci colline della provincia di Rimini, San Clemente è più di un borgo pittoresco: è la culla del Sangiovese Romagnolo, uno dei vini più rappresentativi della regione. Antico e affascinante, questo centro abitato mantiene intatta la sua identità contadina e vitivinicola, resistendo al tempo e alle mode. I primi documenti che citano San Clemente risalgono all’XI secolo, ma è nei secoli successivi che il borgo inizia a farsi conoscere per la sua eccellenza agricola, in particolare per la coltivazione della vite.
Fonte: Comune di San Clemente

Il vino non è solo un prodotto: è il filo rosso della vita sociale del paese. Le sue colline, tra le più vocate della Romagna per altitudine ed esposizione, danno origine a un Sangiovese DOC Colli di Rimini corposo e armonico, celebrato ogni anno durante la storica Festa del Vino, che anima le vie del centro tra degustazioni, mercatini e sfilate folkloristiche.

Un borgo fortificato sospeso tra Medioevo e Rinascimento

San Clemente ha conservato il suo impianto medievale quasi intatto. Una cinta muraria quattrocentesca cinge ancora oggi il nucleo storico, dove il tempo sembra essersi fermato. Passeggiando lungo i vicoli acciottolati, si incontrano scorci mozzafiato, piazzette fiorite e case in pietra che profumano di memoria. Il Palazzo Municipale, ex residenza dei Malatesta, domina la piazza principale e racconta i fasti passati del borgo.

Curiosità

Accanto alla chiesa di San Clemente papa, spicca un raro esempio di campanile romanico, mentre le antiche porte d'accesso, come quella detta “Porta Romana”, offrono una visione ancora integra del borgo murato. Tutto è racchiuso in un fazzoletto di terra che guarda il mare, ma vive immerso nel verde dell’entroterra romagnolo.

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