Un balcone naturale tra colline e calanchi, lo straordinario borgo romagnolo con origini millenarie
Romagna: scopri Roncofreddo, borgo medievale e balcone naturale sui calanchi cesenati, con una curiosità incredibile!

Un balcone naturale tra colline e calanchi
Nascosto nel cuore dell’entroterra Emilia-Romagna, Roncofreddo è un borgo che sembra uscito da una cartolina d’altri tempi. Situato a 314 metri sul livello del mare, domina la vallata del Rubicone offrendo una vista panoramica che abbraccia i calanchi cesenati, il mare in lontananza e, nelle giornate limpide, persino i profili delle prime cime dell’Appennino. Questo piccolo paese, oggi conosciuto per il suo silenzio sospeso e i panorami vertiginosi, ha una storia che affonda le radici almeno nell’VIII secolo, quando divenne avamposto conteso tra vescovi, nobili locali e, successivamente, tra le potenze malatestiane e papaline.
Secondo alcuni documenti conservati presso l’Archivio di Stato di Forlì-Cesena, Roncofreddo fu sede di una curtis longobarda, e in epoca medievale si sviluppò attorno a un castello oggi scomparso, ma del quale restano le tracce nelle mura di cinta e nella torre civica, visibili e restaurate. Passeggiando per il centro storico, si respira un’atmosfera d’altri tempi: lanterne in ferro battuto, vicoli stretti in pietra viva, balconi fioriti, portali scolpiti e antiche insegne artigiane sono dettagli che impreziosiscono ogni scorcio. Questo è il luogo perfetto per chi cerca la Romagna autentica, fuori dai circuiti turistici tradizionali.
Frazioni segrete e fortezze nascoste
Ma Roncofreddo è solo il cuore di un mosaico di frazioni e borghi minori che ne ampliano il fascino. Tra queste, Monteleone si distingue per la sua posizione panoramica a 362 metri d’altitudine e per il suo castello trecentesco, un tempo appartenente alla famiglia dei Malatesta. Secondo tradizione orale e alcuni resoconti ottocenteschi, il poeta inglese Lord Byron sostò a Monteleone durante un viaggio in Romagna, colpito dalla suggestione delle rovine e dal silenzio drammatico del paesaggio collinare. La rocca è oggi restaurata e visitabile su prenotazione, ed è spesso cornice di eventi culturali e degustazioni di prodotti tipici.
Un’altra frazione affascinante è Sorrivoli, famosa per la sua rocca malatestiana edificata nel 1237, un raro esempio di architettura militare che ancora oggi conserva i ponti di collegamento originari tra i diversi corpi di fabbrica. L’edificio sorge su un rilievo da cui si domina tutta la valle, ed è oggi a rischio frana, rendendone la visita ancora più avventurosa. Il borgo è anche noto per la Sagra della Rocca, evento popolare che unisce musica, rievocazioni storiche e stand gastronomici.
Curiosità
Il territorio attorno, modellato nei millenni da erosione, pioggia e vento, è caratterizzato da calanchi spettacolari, una sorta di canyon naturali che disegnano il paesaggio come se fossero graffi nella terra. Questo tratto dell’Emilia-Romagna, ancora poco battuto, offre uno dei panorami più aridi e primordiali di tutta la regione, mescolando colline boscose e crinali scoscesi in un continuo saliscendi di emozioni visive.