Un castello che racconta una storia unica: Felino e le curiosita rustiche che non conosci

Scopri il Castello di Felino: maniero millenario, museo del salame IGP, storia di famiglie e curiosità rustiche tra le colline!

A cura di Redazione
09 agosto 2025 18:00
Un castello che racconta una storia unica: Felino e le curiosita rustiche che non conosci - Foto: Parma1983/Wikipedia
Foto: Parma1983/Wikipedia
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Le dolci colline di Felino, piccolo comune a sud-ovest di Parma, custodiscono una delle fortificazioni più antiche e affascinanti dell’Emilia-Romagna: il Castello di Felino, una struttura che vanta oltre 1.100 anni di storia documentata. Posizionato strategicamente tra le vallate del Parma e del Baganza, il maniero fu costruito in epoca carolingia, intorno all’anno 890, per volontà del marchese Luppone, con lo scopo di controllare i percorsi commerciali e militari che attraversavano l’Appennino.

Nei secoli successivi, il castello fu al centro di contese tra potenti famiglie nobiliari: i Ruggeri, che lo gestirono inizialmente come baluardo feudale, i Rossi, tra le casate più influenti della Parma medievale, e in seguito i Pallavicino, gli Sforza e infine i Farnese, che lo integrarono nelle loro signorie. Il Castello di Felino si presenta oggi come una struttura quadrilatera con quattro torri angolari, corte centrale, fossato difensivo e una vista panoramica sulla pianura parmense.

Attualmente la rocca è perfettamente conservata e valorizzata. Ospita eventi, matrimoni e un rinomato ristorante, ma soprattutto custodisce un tesoro gastronomico: il Museo del Salame di Felino, un centro espositivo interamente dedicato all’insaccato simbolo di queste terre. Grazie al suo fascino e al contesto paesaggistico, il castello è diventato meta ideale per turismo enogastronomico, culturale e didattico, attirando visitatori da tutta Italia e dall’estero.

La fortezza millenaria e le famiglie che l’hanno resa celebre

Costruito in epoca altomedievale, il Castello di Felino ha subito numerosi interventi architettonici e strategici tra il IX e il XV secolo, fino a raggiungere la sua attuale configurazione fortificata. A trasformarlo in una vera e propria roccaforte fu la famiglia Rossi, che ne prese possesso nel 1325 in seguito a un’alleanza matrimoniale tra Agnese Ruggeri e Jacopo de’ Rossi, signore di San Secondo e fedele vassallo dei Visconti.

Sotto i Rossi, Felino divenne un baluardo militare essenziale nel gioco delle potenze padane: Visconti, Malvezzi, Gonzaga e altre casate si contesero il maniero come presidio armato e simbolico. Fu un centro strategico per l’intera area pedemontana, fino al 1483, quando fu espugnato da Ludovico il Moro, che ordinò l’abbassamento delle mura e lo smantellamento delle strutture difensive, decretando così la fine dell’autonomia feudale dei Rossi.

Da quel momento, il castello perse progressivamente importanza militare e divenne una residenza nobiliare rurale, fino ad attraversare secoli di alterna fortuna. Dopo un lungo periodo di abbandono, nel XX secolo fu completamente restaurato, restituito alla comunità e oggi rappresenta un esempio virtuoso di recupero del patrimonio storico in Emilia-Romagna.

Salame, fossato e museo: il castello del gusto

Il vero tratto distintivo del Castello di Felino oggi è la sua connessione unica con la tradizione norcina: all’interno delle sue sale è stato allestito il Museo del Salame di Felino, una struttura tematica che racconta la storia millenaria di uno degli insaccati più antichi del mondo. Le prime testimonianze del salame felinese risalgono addirittura al I secolo d.C., quando autori latini già citavano la lavorazione del maiale in questa zona.

Il museo è articolato in cinque sezioni permanenti, che illustrano la nascita dell’allevamento suino, le tecniche tradizionali di macellazione, l’arte dell’insacco e le modalità di stagionatura del prodotto. Si possono ammirare antichi strumenti da norcino, illustrazioni, testi storici e, soprattutto, le suggestive cantine a volta in laterizio, che un tempo ospitavano le riserve alimentari e oggi diventano ambienti museali dal fascino autentico.

Il Salame di Felino, oggi riconosciuto con l’Indicazione Geografica Protetta (IGP), è ottenuto dalla carne magra del suino pesante padano, tagliata a grana grossa e insaccata in budello naturale. La stagionatura avviene in ambienti ventilati, con umidità e temperatura controllata, secondo una tradizione tramandata da generazioni.

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