Un luogo di silenzio tra le colline di Rimini, il cimitero di guerra emiliano che pochi conoscono
A Coriano, nel cuore dell’Emilia Romagna, sorge un cimitero militare che racconta la vera storia della Linea Gotica.

Un luogo di silenzio tra le colline di Rimini
Nelle colline che separano Rimini da Riccione, in Emilia Romagna, esiste un luogo tanto solenne quanto sconosciuto: il Coriano Ridge War Cemetery, uno dei più grandi cimiteri di guerra del Commonwealth in Italia. Poco fuori dal centro abitato di Coriano, questo campo sacro accoglie 1.939 soldati caduti durante la Seconda Guerra Mondiale, in particolare nelle feroci battaglie dell’autunno del 1944, quando gli Alleati affrontarono le difese tedesche della famigerata Linea Gotica.
Inaugurato nel dopoguerra, il cimitero è curato dalla Commonwealth War Graves Commission, ed è noto per la sua impeccabile disposizione, i prati curati e le semplici croci bianche che si allineano in file perfette. Ogni tomba riporta il nome, il grado e il reggimento del soldato, e in molti casi brevi frasi incise dai familiari. Alcuni soldati restano non identificati, e il loro sacrificio viene onorato collettivamente. Questo luogo, apparentemente lontano dalle rotte turistiche, è in realtà un nodo centrale della memoria storica europea.
Coriano e la Linea Gotica: la battaglia dimenticata
La Battaglia di Coriano fu uno degli scontri più duri nella campagna d’Italia. Le truppe anglo-canadesi si trovarono di fronte a un sistema difensivo fortificato, costruito dai tedeschi tra l’Adriatico e gli Appennini: la Linea Gotica. A Coriano si combatté casa per casa, su colline fangose e sotto fuoco continuo, con decine di migliaia di vittime in pochi giorni. I civili furono costretti a fuggire o rifugiarsi nei sotterranei, e il borgo fu in gran parte distrutto.
Nonostante l’importanza storica, la battaglia non è nota come Cassino o Anzio. Eppure qui si decise l’avanzata verso la Pianura Padana, e il cimitero di Coriano ne è il testimone più diretto. Ogni anno, piccoli gruppi di veterani e discendenti visitano il sito, lasciando papaveri rossi, lettere e bandiere.