Un parco come palcoscenico migratorio: in questo luogo della Romagna, avviene qualcosa di sorprendente

Scopri la Salina di Cervia: natura, fenicotteri e l’oro bianco della Romagna, tra storia e curiosità sorprendenti!

A cura di Redazione
26 agosto 2025 14:00
Un parco come palcoscenico migratorio: in questo luogo della Romagna, avviene qualcosa di sorprendente - Foto: Lorenzo Gaudenzi/Wikipedia
Foto: Lorenzo Gaudenzi/Wikipedia
Condividi

Nel cuore della Riviera Romagnola, la Salina di Cervia non è solo un luogo di produzione del prezioso “sale dolce”, ma un vero e proprio ecosistema protetto dove storia, natura e biodiversità convivono in armonia. Qui, tra vasche millenarie e canali, si nasconde una curiosità spettacolare che pochi conoscono: le vasche rosa che diventano il palcoscenico naturale dei fenicotteri.

La riserva fu istituita nel 1979, occupa oltre 765 ettari ed è uno dei siti più settentrionali d’Italia di produzione salifera, testimoniando una tradizione che risale all’età romana, con documenti già del 965 d.C. Il sale dolce, privo di sali amari, è diventato nel 2004 presidio Slow Food e viene esportato in oltre 30 paesi.

Natura & fenicotteri, il parco come palcoscenico migratorio

La Salina di Cervia non è solo sale. È una zona umida dichiarata “Ramsar” e ospita una fauna straordinaria. Le sue vasche salgono nel periodo estivo a tingersi di rosa per l’alta salinità, attirando stormi di fenicotteri rosa, aironi, cavaliere d’Italia e altre specie protette. Passeggiare con la mascera e il binocolo al tramonto tra cranei rosa è uno spettacolo unico, quasi da cartolina viva.

Il Centro Visite organizza escursioni guidate – in trenino, bicicletta, barca o canoa – durante tutto l’anno, ma è tra luglio e settembre che si può assistere alla “cavatura” tradizionale del sale, un rito affascinante che richiama visitatori da tutta Italia e non solo.

Curiosità

Chi l’avrebbe mai detto? Nel 2023, la Salina di Cervia è stata allagata intenzionalmente per aiutare a proteggere la città stessa dall’alluvione di maggio: le vasche immagazzinano acqua e alleggeriscono la pressione sul territorio, fungendo da “cuscino naturale” contro le piene. Un capolavoro di ingegneria ambientale, dove la tradizione millenaria convive con l’innovazione del nostro secolo.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui Altarimini