Una cena con i cuochi della "Brigata del diavolo" in favore del convento di Villa Verucchio
La "Maialata in Convento" sarà una serata speciale in programma mercoledì 22 gennaio

Il rito contadino della “smettitura”, che affonda le sue radici nella notte dei tempi, il più antico e noto cipresso d’Italia (quello che la tradizione vuole piantato da San Francesco oltre otto secoli fa, nel 1213, a Villa Verucchio), l’animo solidale di tre amici di lungo corso e la maestria di alcuni cuochi sognatori della Brigata del Diavolo, coadiuvati da un collega, un maestro norcino, un produttore locale, alcuni vignaioli del territorio e un panificatore di grande sensibilità: sono questi gli ingredienti del succulento menù della ‘Maialata in Convento’, una serata speciale a fin di bene in programma mercoledì 22 gennaio alle 20 al Convento di Santa Croce a Verucchio.
La serata offre un’occasione unica anche dal punto di vista artistico: sarà possibile ammirare gli straordinari affreschi del Trecento Riminese, rinvenuti grazie alla curiosità di un frate dopo otto secoli nell’abside alle spalle dell’altare e sulle pareti celate da un coro ligneo del ‘400.
Queste opere, al centro di un percorso di recupero e valorizzazione, saranno illustrate alle 19.30 ai partecipanti dallo storico dell’arte Alessandro Giovanardi. A seguire, l’aperitivo nel chiostro e la cena nel refettorio.
La tradizione della “smettitura”
“Sono quasi trent’anni che porto avanti la tradizione della smettitura per un contesto di amici e da diverso tempo, insieme a Orazio ed Emanuele, abbiamo deciso di trasformare una giornata già speciale nell’occasione di aiutare il prossimo”, spiega Fausto Fratti, alla regia e al coordinamento dell’evento.
“Facciamo allevare appositamente un maiale allo stato brado, acquistiamo l’occorrente per prepararlo, lo doniamo ai frati di Villa Verucchio, chiamiamo a raccolta alcuni cuochi e organizziamo appunto la ‘Maialata in Convento’. L’incasso è completamente devoluto ai religiosi, affinché possano assistere le persone in difficoltà o prendersi cura di quel luogo magico, che necessita di costanti opere di manutenzione. Ad esempio, la suggestiva cappella di San Francesco necessita di lavori”.
“La brigata dei cuochi sognatori declinerà il maiale in tutte le sue sfaccettature nella realizzazione di un ricchissimo menu, preceduto da un aperitivo nel chiostro. Prima di sedersi a tavola, alle 19.30 ci sarà la visita guidata, perché i presenti si nutrano anche della storia e del paesaggio”.
A occuparsi della cucina e delle austere sale del Convento, servendo i commensali nella bella cornice del refettorio, saranno: Silver Succi (Quarto Piano Suite Restaurant di Rimini), Massimiliano Mussoni (Osteria La Sangiovesa di Santarcangelo), Remo Camurani (Ca’ Murani di Faenza), Alessio Armigeri, che si unisce generosamente alla brigata.
Saranno coadiuvati dal maestro norcino Alfredo Galeazzi e affiancati, per l’aperitivo nel chiostro, da “Messere Michele” Andruccioli, con il suo guanciale tagliato al coltello della locale azienda agricola Il Doccio, servito insieme ad alcune preparazioni dei cuochi.
Presente anche Lorenzo Cagnoli (Pasta Madre di Onferno), con il suo pane, mentre la frutta e le verdure saranno fornite da Massimiliano Calandrini.
Il menù sarà accompagnato da una selezione di vini forniti da: Davide Bigucci (Podere Vecciano), Davide e Massimo Lorenzi (Cantina Ottaviani).
Partecipazione e costi
Il costo della serata è di 60 euro, interamente devoluti ai frati, con la possibilità di contribuire in maniera più consistente in favore del Convento. Per partecipare, inviare una e-mail a [email protected] con oggetto Maialata in Convento, oppure telefonare al 392-1905162 (i posti sono limitati).