Una dimora nobiliare che racconta tre secoli di storia imolese: qualcosa di sorprendente nasconde al suo interno
A Imola, Palazzo Tozzoni rivela fasti settecenteschi e una curiosità sui ritratti nascosti: scopri la vita nobiliare tra arte e memoria.

La dimora
Nel cuore di Imola, lungo via Garibaldi, sorge Palazzo Tozzoni, una delle più affascinanti residenze storiche dell’Emilia-Romagna. Costruito nel XV secolo e ampliato nel Settecento, il palazzo appartenne alla nobile famiglia Tozzoni, che lo abitò fino al 1981, anno in cui l’ultima discendente, la contessa Orsola Bandini Toschi Tozzoni, lo donò al Comune. Oggi l’edificio è un museo di se stesso, con arredi, decorazioni e collezioni rimaste intatte nel tempo, offrendo uno spaccato autentico della vita aristocratica tra Seicento e Ottocento.
Gli ambienti, tra cui spiccano il Salone d’Onore e la Sala da Pranzo con i servizi di porcellana originali, raccontano i fasti di una famiglia protagonista della storia imolese. La struttura conserva elementi architettonici rinascimentali, ma il gusto decorativo prevalente è quello barocco e neoclassico del Settecento, epoca di massimo splendore della casata.
Un museo vivo tra arredi originali e collezioni d’arte
Trasformato in museo civico nel 1981, Palazzo Tozzoni è uno dei rari esempi italiani di residenza nobiliare perfettamente conservata: gli ambienti ospitano quadri di scuola bolognese e romagnola, preziosi mobili d’epoca, suppellettili, abiti e oggetti di uso quotidiano che testimoniano la vita dei Tozzoni lungo tre secoli. Il palazzo conserva inoltre una ricca biblioteca e una raccolta di documenti familiari, fondamentale per ricostruire la genealogia e la storia politica del territorio.
Il percorso museale, gestito dai Musei Civici di Imola, permette ai visitatori di ammirare non solo le sale di rappresentanza ma anche gli spazi di servizio, come le cucine e le cantine, offrendo uno sguardo raro e completo sulla quotidianità nobiliare