Usura: prestavano con tassi fino al 500 per cento

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Il clan era formato dai napoletani Michele Purrone di 44 anni; Giuseppe Palumbo di 39; Vincenzo Pratticò di 60 anni; Elisabetta Grimaldo di 52; Vincenzo Palumbo di 30, fratello di Giuseppe. In più il romano Anselmo D’Andrea di 37 anni. Purrone, pluripregiudicato ritenuto vicino al clan camorrista degli Esposito, Giuseppe Palumbo e D’Andrea sono in carcere a Rimini. Ai domiciliari si trova il commercialista Pratticò, l’uomo che aveva in tasca 80 mila euro quando è stato fermato alla stazione di Rimini. Hanno invece l’obbligo di dimora a Napoli la Grimaldo, ragioniera che lavorava con Pratticò, e Vincenzo Palumbo. I capi dell’organizzazione sono ritenuti dagli investigatori Giuseppe Palumbo, Purrone e D’Andrea. La posizione di Pratticò è stata inviata anche alla Direzione nazionale antimafia per ulteriori indagini. I quattro supermercati di Miramare e il negozio di telefonia di Rimini, rilevati con i proventi dell’usura, sono stati affidati a un curatore, un commercialista riminese.

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