Vacanze a Rimini, la tipica accoglienza romagnola il punto forte. Tasto dolente per parcheggi e sicurezza
I dati del sondaggio tra i turisti: tre su quattro tornerebbero a Rimini

Si è conclusa la raccolta dei questionari compilati dai turisti su invito degli alberghi aderenti a Riviera Sicura: 1.422 interviste complessive che rappresentano un importante campione grazie anche all’eterogeneità. I turisti che hanno voluto dire la loro viaggiavano in coppia per il 56%, in famiglia per il 32%, con amici per l’8% mentre solo il 4% erano viaggiatori solitari. L’età del campione vede il 25% con una età inferiore ai 25 anni, il 27% con una età compresa tra 25 e 25 anni, il 23% nella fascia tra i 25 e i 35 anni e il 25% di over 50.
Regge molto bene la proverbiale accoglienza romagnola: l’84% si dichiara soddisfatto del proprio Hotel e solo il 16% ne rimane scontento. Ed è proprio l’accoglienza (32%), seguita dalla posizione (25%), la cosa più apprezzata delle strutture ricettive.
Promosse a pieni voti anche le spiagge: ben il 27% assegna il massimo voto alla qualità degli stabilimenti e solo il 12% esprime voti inferiori alla sufficienza.
Apprezzati anche i parchi: solo il 24% dei turisti esprime giudizi inferiori al 6, mentre uno su quattro assegna il massimo voto.
Ampiamente gradito anche il nuovo lungomare di Rimini, premiato dall’87% del campione come il sistema dei trasporti che viene ritenuto accettabile.
“Siamo felici di come la città abbia attrattiva negli italiani – dice Giosuè Salomone, Presidente dell’Associazione Riviera Sicura e promotore del sondaggio – e la colonna portante rimangono gli alberghi, con la loro accoglienza che fa scuola nel mondo, le spiagge, i parchi ed il nuovo Lungomare che deve però essere un punto di partenza e non di arrivo. Gli operatori del turismo, uniti, dobbiamo fare la nostra parte: anche un 16% di ospiti scontenti sono troppi e occorre riqualificare e adeguare i servizi a quello che il mercato ci chiede.”
Ma a fronte di giudizi lusinghieri non mancano nemmeno le critiche sulla città: solo il 6% si ritiene soddisfatto dei parcheggi in città e per tre turisti su quattro la viabilità è decisamente da rivedere.
La nota dolente maggiore arriva dalla percezione di sicurezza in città, questione su cui ben il 61% degli intervistati dichiara di non essersi sentito sicuro durante il proprio soggiorno.
Anche sulle Zone a Traffico Limitato il giudizio è inclemente: per ben il 39% le ZTL andrebbero ridotte per area, periodo o orario e per il 26% andrebbero addirittura eliminate; solo il 13% le ritiene corrette così come adesso e il 22% le estenderebbe.
“Se alla politica servivano indicazioni non di parte – continua Salomone – ora le ha. Adesso conosciamo l’opinione del turista, che non ha condizionamenti politici e non si pronuncia per simpatie o autonomie; ci sta dicendo quello che ha gradito e quello che non gli è piaciuto, ci sta dando spunti per migliorare e per aumentare la sua attrattiva verso questa città. Ignorare l’opinione di chi alimenta la principale fonte di reddito del territorio sarebbe miope e illogico”.
E’ “Rimini nel suo insieme” ad essere la principale motivazione per la scelta della destinazione con un lusinghiero 28%; la seconda ragione di scelta è invece il prezzo per il 23% dei turisti. Rimini viene scelta per la vita notturna solo dal 6% mentre chi è venuto per gli eventi in città si ferma alla percentuale del 4%.
Il questionario vedeva poi alcune domande a risposta libera su ciò che andrebbe migliorato, cosa ha gradito maggiormente e cosa non è davvero piaciuto. Trattandosi di risposte singole questi spunti dovranno prima essere assemblati ed elaborati per poi essere pubblicati nei prossimi giorni.
Alla fatidica domanda “tornerà a Rimini?” il 42% lo ritiene probabile e il 29% ne è sicuro; il 19% ritiene però o improbabile il suo ritorno a Rimini o lo esclude categoricamente. Il 10% non sa.
“Un turista su cinque che dichiara di non tornare a Rimini è un dato allarmante che deve farci riflettere. – conclude Salomone – dobbiamo affrontare le problematiche una per una, adeguare l’offerta turistica al passo con i tempi, promuovere massicciamente un territorio che merita veramente di essere visitato. Occorre cercare, subito, nuovi mercati che sopperiscano all’ormai inesistente turismo russo che è stato trainante per la città. E la stessa accoglienza deve adeguarsi: penetrare con prepotenza nelle nicchie di mercato come il turismo etnico, quello LGBTQ+, quello non solo balneare perchè Rimini ha delle attrattive che vanno ben oltre la spiaggia”.