Ventenne morta in piscina a Bagheria: "Tanti punti oscuri"
Il legale della famiglia di Simona Cinà chiede chiarezza: "Era a faccia in su, non può essere caduta"

Restano molti dubbi sulla morte di Simona Cinà, la ventenne pallavolista trovata senza vita nella piscina di una villa a Bagheria nella notte scorsa. Il legale della famiglia ha sollevato interrogativi sulla dinamica della tragedia, sottolineando incongruenze che necessitano di approfondimento.
"Ci sono troppe cose che non tornano. Nessuno per molto tempo si è accorto che Simona era in acqua morta, eppure la piscina è piccola e la villa era piena di giovani", ha dichiarato l’avvocato. L’aspetto che lascia maggiormente perplessi è la posizione del corpo: "La ragazza aveva la faccia in su. Se fosse caduta accidentalmente in acqua non l’avrebbero trovata in quella posizione. E anche ammettendo che si sia sentita male mentre era in piscina, come mai nessuno ha visto il cadavere?"
La famiglia ha chiesto un’autopsia urgente per chiarire le cause del decesso e ricostruire con precisione quanto accaduto. Gli inquirenti stanno ascoltando i presenti alla festa nella villa per fare luce sulla tragedia che ha sconvolto l’intera comunità.