Vertice Nato: accordo sul 5% del Pil per la difesa. Trump attacca la Spagna

Al vertice Nato è stato raggiunto un accordo storico sull’aumento delle spese militari: i Paesi membri si sono impegnati a destinare il 5% del proprio PIL alla difesa entro il 2035. Una decisione che segna un deciso rafforzamento dell’Alleanza atlantica in un contesto di crescente tensione internazionale. Tuttavia, la Spagna ha deciso di sfilarsi dall’intesa, suscitando la dura reazione di Donald Trump: “Faremo pagare dazi doppi a Madrid”, ha minacciato l’ex presidente statunitense, sempre più al centro del dibattito internazionale in vista delle elezioni Usa.

Nella dichiarazione finale del vertice viene definita la Russia una “minaccia”, ma scompare ogni riferimento all’adesione dell’Ucraina alla Nato, un segnale interpretato da alcuni analisti come una frenata diplomatica sulla prospettiva di ingresso di Kiev nell’Alleanza.

Intanto oggi e domani, sempre a Bruxelles, si riunisce il Consiglio europeo. Attesa la partecipazione della presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, con un’agenda fitta su difesa, economia e migrazione.

Iran, la Cia: “Prove della devastazione dei siti nucleari”. Trump: “Fordow come Hiroshima”

Sul fronte mediorientale, la Cia ha dichiarato di avere raccolto prove “inequivocabili” della distruzione di alcuni siti nucleari iraniani, smentendo le recenti indiscrezioni secondo cui i raid avrebbero avuto un impatto limitato.

Donald Trump ha commentato con toni forti: “Il raid su Fordow è stato come la bomba su Hiroshima: ha messo fine alla guerra”. Parole che hanno subito acceso polemiche a livello internazionale. Il tycoon ha inoltre difeso apertamente il premier israeliano Benjamin Netanyahu, attualmente sotto processo: “Il processo contro di lui deve essere annullato. Gli Stati Uniti lo salveranno”, ha dichiarato, ribadendo il proprio sostegno a Israele.