Verucchio, schiuma sull'asfalto delle rotte cicloturistiche: l'ingegno per coprire le crepe
Crepe sull'asfalto della strada che collega Verucchio a Villa Verucchio, meta dei cicloturisti

Sull’asfalto della strada che collega Verucchio a Villa Verucchio è apparsa una schiuma di colore giallo. Nessun mistero: si tratta di una schiuma poliuretanica, un materiale normalmente utilizzato in ambito edilizio, acquistabile in ferramenta. Una volta usato, si espande e solidifica, creando una sorta di polistirolo che riempie le fessure e che è stato appunto utilizzando per coprire le crepe formatesi sull’asfalto, all’interno delle quali è stato spruzzato il prodotto.

Verucchio, le crepe sull’asfalto delle rotte cicloturistiche
Verucchio si conferma da sempre una destinazione molto frequentata e apprezzata dai cicloturisti, una tappa quasi obbligata per coloro che amano esplorare questa affascinante territorio su due ruote.
Una delle caratteristiche che rendono Verucchio particolarmente attraente per i ciclisti è la sua salita, considerata in gergo “pedalabile”, con una pendenza che non supera mai il 6%. Il tratto di strada che parte dalla rotonda di Ponte Verucchio è stato recentemente riasfaltato, offrendo un manto stradale perfetto che invoglia a salire senza troppi pensieri. Tuttavia, non si può dire lo stesso del percorso che, partendo da Verucchio, porta alla rotonda di Villa Verucchio.
Questo tratto di strada, infatti, presenta diverse criticità. L’asfalto è ammalorato e caratterizzato da numerose buche e crepe, alcune delle quali particolarmente pericolose per i ciclisti, soprattutto in discesa. Le crepe, che si sviluppano in verticale lungo il senso di marcia, rappresentano un rischio elevato, poiché le ruote delle biciclette potrebbero infilarsi, provocando delle cadute.
Negli ultimi tempi, queste buche e crepe sono state tamponate con rattoppi di asfalto, ma in alcune aree i rattoppi non hanno retto a lungo e le crepe si sono riaperte.
Un nostro lettore ci ha segnalato però l’intervento inaspettato e l’utilizzo della schiuma.
È plausibile pensare che sia stata l’opera di un privato cittadino, un “buon samaritano” preoccupato per la sicurezza dei tanti ciclisti. Peraltro con una spesa non proprio banale, ogni bomboletta permette di chiudere solo poche crepe per volta e ha un costo tra i 12 e i 15 euro.