Viene chiamato "il castello dei principi indipendenti", qui puoi trovare la saletta impero di Napoleone

Scopri il Castello di Compiano: rocca malaspiniana, principato Landi, Napoleone e saletta Impero unica nel Ducato.

A cura di Redazione
15 agosto 2025 18:00
Viene chiamato "il castello dei principi indipendenti", qui puoi trovare la saletta impero di Napoleone - Foto: Parma1983/Wikipedia
Foto: Parma1983/Wikipedia
Condividi

Il Castello di Compiano, imponente e solenne, si erge a circa 500 metri di altitudine su uno sperone roccioso che domina l’intera alta Val Taro, nel cuore dell’Appennino parmense, a pochi chilometri dal confine con la Liguria. Questo luogo straordinario non è solo una testimonianza monumentale del passato feudale della provincia di Parma, ma anche un crocevia strategico e simbolico fra Emilia, Toscana e Lunigiana. Le sue origini sono antichissime: le prime strutture difensive risalirebbero all’epoca longobarda, ma è nel 1141 che compare per la prima volta in un documento ufficiale come castrum appartenente ai Malaspina, una delle famiglie più influenti del Medioevo.

Nel corso del XIII secolo la rocca divenne oggetto di contesa tra i signori locali e i Comuni emergenti, ma fu nel XIV secolo che passò stabilmente sotto il controllo dei Conti Landi, dinastia nobiliare di origini longobarde, che trasformò Compiano in una vera e propria capitale feudale. La signoria dei Landi resse il territorio per oltre quattro secoli, dal 1300 al 1682, dando vita a un principato indipendente con autonomia politica, giurisdizionale ed economica. Un fatto sorprendente è che Compiano aveva il diritto di battere moneta propria, privilegio eccezionale nell’Italia preunitaria. I Landi dotarono il borgo di statuti, palazzi, conventi e, naturalmente, potenziarono il castello con strutture militari, sale di rappresentanza e giardini pensili.

Nel 1682, con l’estinzione della linea diretta dei Landi, il castello passò brevemente ai Doria, quindi ai Farnese, poi ai Borbone di Parma e infine fu annesso al ducato di Maria Luigia d’Austria, duchessa di Parma e moglie di Napoleone Bonaparte. Durante questi passaggi politici, la rocca venne usata anche come carcere femminile, funzione che mantenne fino all’inizio del Novecento. Solo nel XX secolo, grazie alla visione e alla generosità della marchesa Lina Raimondi Gambarotta, il castello conobbe una nuova stagione culturale: la nobile acquistò l'intero complesso, lo restaurò e lo arredò con mobili d’epoca, stucchi, tessuti antichi e dipinti provenienti da diverse dimore aristocratiche, destinandolo a sede museale.

Un quadrilatero fortificato e l’unico museo massonico italiano

L’aspetto attuale del Castello di Compiano è quello di un quadrilatero irregolare fortificato, racchiuso da spesse mura merlate e circondato da tre torri disposte in modo asimmetrico: una semicircolare, una quadrata e una circolare, ciascuna con funzioni difensive diverse. La struttura è accessibile tramite un ponte in muratura che un tempo sostituì il ponte levatoio, e un rivellino d’ingresso che rafforza la protezione sul lato nord. Questo assetto evidenzia la lunga evoluzione da fortezza militare a residenza nobiliare.

All’interno, le stanze visitabili sono sontuosamente arredate grazie alla collezione donata dalla marchesa Gambarotta, che ne fece una sorta di museo personale aperto al pubblico. Si possono ammirare camere da letto nobiliari, sale da pranzo settecentesche, biblioteche, ambienti privati e cappelle domestiche. Gli affreschi e gli stucchi originali sono stati restaurati con grande attenzione, rendendo l’esperienza di visita immersiva e autentica.

Ma il vero gioiello nascosto è rappresentato dal Museo Internazionale della Massoneria, unico nel suo genere in Italia. Allestito in alcune sale del castello, questo museo conserva documenti antichi, simboli, paramenti rituali, medaglie, diplomi, e oggetti legati alla storia delle logge massoniche europee. Il percorso museale, pensato in chiave divulgativa, consente di esplorare i simbolismi, le finalità etiche e culturali della Massoneria, spesso fraintesa o ignorata. La presenza del museo ha attirato studiosi, appassionati e visitatori da tutta Europa, rendendo Compiano un punto di riferimento per la ricerca esoterica e storica.

Curiosità

Il Castello di Compiano oggi fa parte del prestigioso circuito turistico dei “Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli”, ed è regolarmente aperto alle visite guidate. Oltre agli interni storici e al museo, offre scorci panoramici mozzafiato sulle colline della Val Taro, ed è spesso location per eventi culturali, rievocazioni storiche e concerti.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui Altarimini