Vigile urbano già a processo per concussione torna ai domiciliari per aver minacciato un commerciante

Un vigile urbano torna ai domiciliari dopo aver intimidito un commerciante, accusato di concussione e minacce

A cura di Redazione
31 marzo 2025 18:00
Vigile urbano già a processo per concussione torna ai domiciliari per aver minacciato un commerciante - Foto di repertorio
Foto di repertorio
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Già a processo per concussione, torna ai domiciliari per aver intimorito uno dei commercianti taglieggiati, il vigile urbano a processo con richiesta di giudizio immediato da parte della Procura di Rimini. Secondo l’Ansa, all’agente di polizia municipale, la squadra mobile di Rimini ha notificato l’aggravamento della misura del divieto di avvicinamento alle parti offese, emessa dal gip Vinicio Cantarini.

Il vigile, difeso dall’avvocato Massimiliano Giacumbo, è quindi tornato ai domiciliari con braccialetto elettronico. L’uomo infatti avrebbe minacciato, neanche tanto velatamente ma con un gesto inequivocabile, portandosi un dito al collo mimando il taglio della gola, una delle parti offese del procedimento a suo carico.

Il vigile, in forza alla polizia municipale dei Comuni della Valmarecchia e quindi al Comando di Santarcangelo di Romagna, era da poco stato reintegrato nelle sue funzioni all’interno dell’Unione dei Comuni Valmarecchia.

Il vigile respinge tutte le accuse e sostiene di essere passato davanti al negoziante solo perché stava lavorando. A suo carico però la Procura avrebbe almeno otto episodi tra concussione consumata e tentata. Per la pubblica accusa chiedeva soldi per non eseguire controlli amministrativi sulle attività commerciali, in particolare quelle gestite da stranieri.

Il vigile il prossimo 16 aprile dovrà comparire davanti al gup per la scelta del rito abbreviato, che gli darà comunque il diritto a uno sconto di pena di un terzo. Al pubblico ufficiale, 53 anni, residente a Rimini ma di origini napoletane, vengono quindi contestati tre episodi di concussione consumata e quattro di concussione tentata, perpetrati nell’estate del 2023.

(Ansa)

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