Vigilessa uccisa, un contratto di sottomissione sessuale tra Sofia e l'ex comandante
Lui si autodefiniva 'padrone, colui che può tutto sulla schiava'

Il 18 maggio 2023, un anno prima della morte di Sofia Stefani, lei e Giampiero Gualandi avrebbero firmato un “contratto di sottomissione sessuale”. Questo documento è stato citato nel processo contro l’ex comandante della polizia locale di Anzola, accusato dell’omicidio della giovane collega.
Secondo l’accusa, il contratto definiva Gualandi come “padrone” con potere assoluto sulla donna. Tuttavia, la difesa ha minimizzato il documento, ritenendolo ispirato a “50 sfumature di grigio” e privo di validità giuridica, sostenendo che fosse solo un gioco tra adulti consenzienti.
L’avvocato della famiglia Stefani ha invece evidenziato come il rapporto di dominazione si collocasse anche nell’ambito lavorativo, rafforzando l’accusa contro Gualandi. La Corte dovrà ora valutare il peso di questo elemento nel processo.