Altarimini

WWF su interventi del Consorzio di bonifica Uso, Conca e Agro Riminese

Da anni il WWF Italia, Sezione di Rimini, ora Associazione WWF Rimini, interviene pubblicamente in merito agli interventi condotti lungo i corsi d’acqua della Provincia dal Servizio per la difesa del...

A cura di Redazione
13 gennaio 2009 17:14
WWF su interventi del Consorzio di bonifica Uso, Conca e Agro Riminese - 0
Condividi

Da anni il WWF Italia, Sezione di Rimini, ora Associazione WWF Rimini, interviene pubblicamente in merito agli interventi condotti lungo i corsi d’acqua della Provincia dal Servizio per la difesa del suolo (Ex Genio Civile) e dal Consorzio di bonifica Uso, Conca e agro Riminese.

Con la presente nota il WWF non disconosce la necessità di tutelare manufatti e prevenire potenziali esondazioni, le cui conseguenze negative si devono in primo luogo alla insipienza quando non alla colpevole responsabilità di quanti, privati e istituzioni, gestiscono le aree fluviali.

Intende anche riconoscere il ricorso a tecniche ingegneristiche di difesa spondale (massicciate, palizzate) che sostituiscono le devastanti arginature in cemento così diffuse in passato.

Ritiene però che ciò costituisca solo il punto di partenza per una gestione corretta ed ecologicamente integrata dei corsi d’acqua minori.

Troppo spesso, percorrendo pianure e colline, ci si trova di fronte a sterili canali e alberature abbattute in seguito agli interventi del Consorzio, dove erano corsi d’acqua ricchi di vita vegetale e animale.

I lavori del Fosso di Marazzano (Gemmano), del Rio Agina (Misano), del Rio Mavone (Rimini), per ricordarne solo alcuni, dimostrano che molto ancora le strutture tecniche devono maturare quanto ad approccio alla gestione dei corsi d’acqua minori (ci si permetta di non definirli “scoli”; si tratta di ambienti circocritti ma spesso parte di ecosistemi fluviali più vasti).

I tratti interessati dai lavori si presentano denudati della loro vegetazione, i pochi alberi risparmiati sono quasi sempre danneggiati dai pesanti mezzi meccanici, a fronte di decine di piante, anche mature, abbattute spesso senza che questo risponda ad una reale esigenza idraulica o di accesso alle aree oggetto di intervento. Devono però essere salvaguardate in primo luogo le espressioni vegetazionali esistenti lungo i corsi interessati da interventi.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Altarimini sui social