Zelensky: "Gli Usa vogliono la pace", ma l'offensiva russa continua
A poche ore dall'offensiva di Natale, Mosca colpita da un’autobomba e i droni russi devastano Zaporizhzhia. Il Papa invoca la tregua natalizia
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito oggi l’impegno di Kiev nel dialogo con gli Stati Uniti per giungere a un accordo di pace: "L'Ucraina rimane in costante contatto con l'America e attende con interesse di proseguire i lavori per raggiungere un accordo di pace. L'America vuole raggiungere un accordo definitivo. L'Ucraina non è mai stata e non sarà mai un ostacolo alla pace", ha dichiarato Zelensky.
Le parole del presidente arrivano in un contesto di crescente tensione: poche ore dopo, infatti, si è registrata l’offensiva di Natale ordinata da Vladimir Putin sull’Ucraina, a seguito dell’autobomba a Mosca che ha ucciso il generale Sarvarov. Nella notte, un’altra auto è esplosa nella stessa via della capitale russa, ferendo due agenti della polizia stradale.
Nonostante gli appelli alla pace, i bombardamenti e gli attacchi con droni non si fermano. Nella regione di Zaporizhzhia, i droni russi hanno colpito edifici civili, causando tre feriti e danneggiando 13 edifici. Altri droni hanno preso di mira una fabbrica di gomma nella regione russa di Tula, mentre il sindaco di Mosca ha riferito l’intercettazione di ulteriori velivoli in avvicinamento alla capitale e decine di altri sul territorio della Federazione.
In questo scenario, il Papa ha chiesto una "tregua di Natale in Ucraina e in tutto il mondo", un invito alla pace che finora non ha trovato riscontro sul campo.
Parallelamente, a Mosca, il presidente Putin ha incontrato i ministri degli Esteri e della Difesa della Siria per rafforzare la partnership nel settore della Difesa, segnando ulteriormente la complessità geopolitica della crisi in corso.
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