Zelensky sente i leader europei, oggi il confronto con Trump. Putin avverte: “Senza intesa useremo la forza”
Raid russi su Kherson, incendi e blackout in città. Kiev chiede garanzie di sicurezza mentre Mosca rilancia le minacce
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto ieri una serie di colloqui con i principali leader europei alla vigilia dell’incontro previsto per oggi, alle 19 ora italiana, con l’ex presidente statunitense Donald Trump a Mar-a-Lago. Al centro dei contatti, la situazione sul fronte orientale e le prospettive diplomatiche per porre fine al conflitto.
“Gli attacchi russi dimostrano chiaramente che Mosca non vuole la pace”, ha dichiarato Zelensky, sottolineando come “siano necessarie posizioni forti, sia sul piano militare sia su quello diplomatico, per impedire a Putin di eludere una fine giusta e duratura della guerra”.
Durante una videoconferenza con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente francese Emmanuel Macron, la premier italiana Giorgia Meloni e il primo ministro britannico Keir Starmer, il premier polacco Donald Tusk ha riferito che i leader europei hanno concordato sulla necessità di fornire all’Ucraina solide garanzie di sicurezza. Un punto ritenuto essenziale per qualsiasi futuro negoziato.
Da Mosca, il ministro degli Esteri Sergej Lavrov ha dichiarato che la Russia è “pronta a proseguire la cooperazione con gli Stati Uniti per raggiungere un’intesa sull’Ucraina”, ma ha allo stesso tempo accusato i leader europei di “chiudere gli occhi sugli scandali interni a Kiev”. Più duro il tono del presidente Vladimir Putin, che ha ribadito: “Senza un accordo, useremo la forza”.
Intanto sul terreno la situazione resta critica. Nelle ultime ore l’esercito russo ha lanciato un massiccio attacco su Kherson: diversi incendi sono scoppiati in città e ampie zone sono rimaste senza energia elettrica, aggravando ulteriormente le condizioni della popolazione civile.
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