Zes estesa a Marche e Umbria: il governo accelera a ridosso delle regionali
Meloni annuncia ad Ancona l’ampliamento della Zona Economica Speciale. Soddisfatto il presidente Acquaroli, ma il Pd attacca: "Solo propaganda pre-elettorale"

Il Consiglio dei ministri ha approvato l’estensione della Zona Economica Speciale (Zes) anche alle regioni Marche e Umbria. L’annuncio è stato anticipato questa mattina dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in visita ad Ancona insieme al vicepremier Antonio Tajani. La comunicazione arriva a poche settimane dalle elezioni regionali nelle Marche, previste per la fine di settembre.
"Grazie al governo ci sarà consentito di tornare ad essere una delle regioni più produttive d'Italia e d'Europa", ha dichiarato con entusiasmo il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, sottolineando le opportunità di rilancio economico che l'inclusione nella Zes potrebbe portare.
Critiche, però, non sono mancate. Il Partito Democratico ha accusato l’esecutivo di utilizzare l’iniziativa a fini elettorali. "Le Marche non hanno bisogno di passerelle elettorali, serve un governo che non si ricordi della nostra regione solo quando si avvicinano le urne", hanno commentato i deputati dem marchigiani Irene Manzi e Mario Morgoni Curti.
Nel frattempo, sul fronte legislativo, è saltato l’articolo 9 del decreto Sport, che riguardava la società pubblica Sport e Salute. Il comma, oggetto di perplessità da parte del Quirinale, sarà stralciato in aula al Senato su decisione della maggioranza.
L’estensione della Zes potrebbe rappresentare un'importante leva per attrarre investimenti e incentivare la crescita economica in due regioni spesso rimaste ai margini dei grandi piani industriali nazionali. Ma il tempismo dell’annuncio rischia di trasformare una misura strategica in terreno di scontro politico.