Zuccherificio trasformato in discarica, due rinvii a processo
L’ex zuccherificio Sfir di San Pietro in Casale (Bologna) trasformato in una discarica incontrollata di rifiuti, da materiali inerti a rottami ferrosi. Per questo motivo il Pm di Bologna Antonello Gus...

L’ex zuccherificio Sfir di San Pietro in Casale (Bologna) trasformato in una discarica incontrollata di rifiuti, da materiali inerti a rottami ferrosi. Per questo motivo il Pm di Bologna Antonello Gustapane ha chiesto il rinvio a giudizio del titolare di una ditta di Castrocaro Terme che si occupa di rottami metallici e il procuratore speciale della Sfir Spa stabilimento ex zuccherificio di San pietro in Casale. In base alle indagini condotte dal Noe dei Carabinieri i due avrebbero fatto, senza la necessaria autorizzazione, lavorare, frantumando e compattando, gli inerti e i rottami ferrosi nello stabilimento. Inoltre avrebbero realizzato un deposito di rifiuti non pericolosi, costituiti da cemento e ferro in un’area complessiva di 3.500 metri quadri e un volume stimato di circa 6.000 metri cubi, violando i regolamenti sulla corretta tenuta di un deposito temporaneo di rifiuti. E, ancora, avrebbero gestito 197 trasporti, per un totale di 4.470.440 kg, di materiali ferrosi (ferro e acciaio) prodotti dalla demolizione di strutture, serbatoi, recipienti, condutture, macchinari e altro, eseguendo nell’ex zuccherificio operazioni di cernita e riduzione di volume, operazioni che, però, nella documentazione figuravano eseguite nella sede della società di Castrocaro Terme. Ultima accusa è quella di falsità in registri, solo per il titolare della ditta di Castrocaro.