"30.000 euro ad Altafini per salutare gli anziani fan nei bar", governo San Marino replica alle accuse

"Nessun compenso erogato: il progetto di collaborazione sportiva non è partito, per cause personali legate al campione brasiliano"

A cura di Riccardo Giannini Redazione
15 ottobre 2025 13:50
"30.000 euro ad Altafini per salutare gli anziani fan nei bar", governo San Marino replica alle accuse - José Altafini
José Altafini
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Josè Altafini, noto ex calciatore, è al centro del dibattito politico a San Marino. Ad accendere le polemiche è stata Repubblica Futura, partito d'opposizione, che ha accusato il governo di aver speso 30.000 euro nella consulenza del noto campione brasiliano, incaricato di individuare nelle comunità sammarinesi all'estero talenti sportivi che potessero competere nelle prossime edizioni delle Olimpiadi. Compito non svolto, attacca Repubblica Futura, che evidenzia: "Si è preso 30.000 euro per salutare gli anziani fan nei bar, mentre negli ambienti sportivi ridono e noi lo paghiamo con le tasse".

Dal governo arriva una pronta replica, nella quale si evidenzia che "tali ricostruzioni fantasiose, che legano impropriamente la gestione delle finanze pubbliche a presunti sprechi e speculazioni, non solo manchino di qualsiasi fondamento reale, ma finiscano per proiettare un’immagine fuorviante della Repubblica all’estero". "Chi diffonde intenzionalmente tali inesattezze - attacca il governo - dimostra una scarsa sensibilità verso la tutela del buon nome e della credibilità internazionale di San Marino".

Il progetto prevedeva appunto di individuare, nelle comunità sammarinesi all'estero, degli atleti che potessero potenziare la rosa di atleti del Titano: "La Segreteria intendeva utilizzare la statura e il carisma globale di Altafini per stringere un patto di collaborazione con le comunità internazionali, in particolare per avviare missioni di scouting e promozione in aree nevralgiche come l’America e il Sudamerica, agendo in sinergia con la Consulta dei Sammarinesi all'Estero e figure interne al Paese".

Così nessun compenso è stato corrisposto ad Altafini, il progetto infatti non è partito per motivi logistici e personali legati all'ex campione di calcio. Il governo sammarinese spiega: "La delibera approvata non prevede l’elargizione di 30.000 euro, ma fissa un tetto massimo di spesa di 23.000, destinato a coprire i costi logistici di viaggio, vitto e alloggio, funzionali allo svolgimento delle attività promozionali e di scouting. Si trattava, dunque, di un impegno di sostegno verso la Repubblica. Va specificato che Dal momento che il progetto non ha avuto un avvio operativo, l'esborso verso Altafini è stato pari a zero". Nessuna revoca di incarico, ma solo una collaborazione pianificata e poi non avviata, per cause di forza maggiore: "Il sig. Altafini ha comunicato già diverse settimane fa, la sopravvenuta impossibilità di sostenere i lunghi impegni di viaggio previsti, agendo con la massima onestà e responsabilità".

Dal governo arrivano i ringraziamenti ad Altafini: "Un uomo che ha dedicato la sua vita all'eccellenza dello sport, abituato a confrontarsi con il professionismo di più alto livello, ha dato prova di integra condotta, scegliendo di non dare seguito a un mandato che non avrebbe potuto onorare pienamente. La Segreteria desidera esprimere profonda gratitudine a José Altafini, che si è dimostrato un amico leale della Repubblica, di una tempra ben diversa da chi, con leggerezza, ha alimentato polemiche infondate e destituite di ogni più lontano fondamento".

"La polemica è stata montata su cifre inesistenti e motivazioni false. Separando la futilità del dibattito dalla sostanza, emerge con nettezza la qualità strategica del nostro approccio: estendere l'identità sportiva di San Marino oltre i confini, includendo le comunità sammarinesi all'estero come risorsa per il nostro movimento olimpico. I risultati ottenuti, le medaglie e i successi olimpici, ci impongono di guardare avanti. Continueremo a operare con la massima trasparenza e correttezza amministrativa, concentrando le nostre energie sulla crescita dello sport nazionale e respingendo ogni tentativo di distrazione per fini meramente politici, volti solo a minare la credibilità e la reputazione del nostro Paese", le parole del segretario allo sport Rossano Fabbri.

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