4 nuovi arrivati su 10 a San Patrignano si drogavano prima dei 14 anni: l’allarme

San Patrignano chiede più prevenzione mentre si abbassa l’età di chi inizia a usare droga

San Patrignano spinello droga

“Seguita con attenzione la conferenza stampa del Governo di presentazione della relazione al Parlamento sulle tossicodipendenze 2024, sentiamo l’esigenza di sottolineare, come riportato anche nella stessa relazione, l’importanza di porre sempre più energie a favore della prevenzione contro il consumo di droghe. Deve essere questa la prima risposta al problema delle tossicodipendenze, perché i giovani possano tornare a un divertimento che non sia sballo e smettano di cercare nelle sostanze una risposta ai dubbi e alle sofferenze della loro età”.

Così una nota della Comunità di San Patrignano.

Come si evince dalla relazione sulle tossicodipendenze, l’età del primo contatto con le droghe si è abbassata: oltre il 40% delle persone arrivate a Sanpa ha iniziato a usare droghe prima dei 14 anni.

“Un uso e un abuso di sostanze ormai normalizzato, inteso dai più giovani una moda, sdoganato da quel mondo adulto che dovrebbe dare l’esempio. Serve invece una maggiore presa di coscienza da parte di genitori e di tutta la comunità educante, proponendo ai giovani progetti di prevenzione che li possano fare riflettere sulle possibili conseguenze di scelte sbagliate”, evidenzia la nota di San Patrignano.

“Facendo prevenzione da oltre 20 anni con il nostro progetto WeFree, siamo consapevoli di quanto la scuola stia cercando di essere un freno all’emergenza droghe, venendo continuamente contattati non solo dagli istituti superiori, ma anche e soprattutto dalle medie. Nel solo ultimo anno scolastico abbiamo raggiunto oltre 42mila studenti portando loro le storie di chi in prima persona ha vissuto le dipendenze, trovando giovani davvero interessati e sensibili all’argomento“, prosegue la nota.

San Patrignano ribadisce dunque la necessità di progetti di prevenzione a carattere nazionale o gestiti dalle comunità.

“Dal canto nostro – chiosa la nota – ci stiamo impegnando e continueremo a farlo con il sostegno di tante aziende e realtà che ci sono vicine. In concomitanza di questo 26 giugno, per far sì che il nostro progetto di prevenzione WeFree raggiunga sempre più studenti, è possibile fare una donazione sulla piattaforma PayPal, sul sito ForFunding o per i clienti di Intesa Sanpaolo su tutti i bancomat dell’istituto di credito. A sostegno di WeFree è inoltre possibile fare una donazione alla cassa presso gran parte dei punti vendita Carrefour, così come dal 4 luglio sarà possibile farlo a quelle di tutti i punti vendita Iper, la grande i e Unes”.

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