A Ecomondo si parla anche del lupo: "Dal 6 novembre non è più specie protetta"
La Senatrice Spinelli: "Recepita direttiva Ue, da tutela rigorosa del lupo a tutela semplice"
A margine di Ecomondo, la fiera internazionale dedicata all’ambiente e alla transizione ecologica in corso a Rimini, la senatrice Domenica Spinelli ha incontrato e accompagnato il sottosegretario di Stato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Claudio Barbaro, per un confronto sul tema della presenza del lupo sul territorio nazionale, una questione che continua a suscitare forte preoccupazione tra istituzioni, allevatori e comunità locali.
Durante l’incontro, il sottosegretario Barbaro ha informato la senatrice sull’entrata in vigore del decreto ministeriale n. 396 del 6 novembre 2025, con cui l’Italia ha recepito la direttiva (Ue) 2025/1237, che riduce il livello di protezione del lupo (Canis lupus), passando da una tutela rigorosa a una tutela semplice.
“Non ci siamo limitati a recepire l’abbassamento della tutela – ha spiegato Spinelli – ma abbiamo scelto di applicarlo concretamente, a differenza di alcuni Stati membri che hanno deciso di mantenere la specie come altamente protetta.”
Il Governo, contestualmente, ha promosso uno studio scientifico approfondito per predisporre, in collaborazione con il Masaf, misure di gestione e di prelievo controllato della specie. L’obiettivo è garantire un equilibrio tra conservazione della fauna e tutela delle attività umane.
“Mi auguro – ha aggiunto la senatrice – che il documento sottoposto al Masaf possa prevedere forme di contenimento equilibrate, nell’ordine di 10-15 unità per regione, insieme a interventi di prevenzione e gestione come recinzioni protettive, trappole di cattura controllata e sistemi di dissuasione. È necessario tutelare contemporaneamente la conservazione della specie e la sicurezza delle comunità locali”.
Spinelli ha poi sottolineato il ruolo centrale delle amministrazioni regionali: “È fondamentale che le Regioni, e in particolare l’Emilia-Romagna, mettano in campo strumenti coraggiosi e concreti, capaci di sostenere chi vive e lavora nei territori più esposti, lasciando da parte le visioni ideologiche che non portano risposte.”
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