A Riccione tornano le camminate tra parchi e patrimonio storico

Il racconto itinerante alla scoperta di Riccione e dei suoi benefattori inizia giovedì 24 ottobre

A cura di Redazione
12 ottobre 2024 10:20
A Riccione tornano le camminate tra parchi e patrimonio storico - Riccione, "I giardini raccontano"
Riccione, "I giardini raccontano"
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Torna l’appuntamento con le passeggiate alla scoperta della città e dei suoi angoli più suggestivi, dai giardini storici alle architetture nascoste, dal patrimonio culturale alle varietà vegetali tipiche del territorio, con momenti di spettacolo e  intrattenimento. 

Dal 24 ottobre comincia la terza edizione de “I giardini raccontano: Riccione, la Perla verde”, il progetto promosso dal Comune di Riccione in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e le realtà locali. L’iniziativa, ideata da Città Teatro, si propone di valorizzare il patrimonio naturale e culturale della città attraverso due passeggiate lente, pensate per i cittadini, i turisti e le scolaresche. 

Le passeggiate patrimoniali, a partecipazione gratuita, sono accompagnate da artisti, archeologi  e amici del verde, e offrono un’esperienza unica per scoprire e conoscere il volto verde di Riccione.

La prima passeggiata, rivolta alle scuole medie, si terrà giovedì 24 ottobre e seguirà un itinerario tra il parco degli Olivetani, il parco Chico Mendes e il parco della Resistenza, con performance site-specific da parte dei ragazzi della cooperativa sociale Cuore 21, diretti da Eleonora Gennari, con la partecipazione dell’attrice Francesca Airaudo. 

La seconda passeggiata, dedicata al pubblico e ai turisti, avrà luogo sabato 9 novembre su prenotazione e toccherà luoghi di grande fascino come il Castello degli Agolanti, il giardino dell’asilo d’infanzia Ceccarini e il giardino storico di Villa Lodi Fè e vedrà momenti teatrali con Francesca Airaudo e Giorgia Penzo, per concludersi con un concerto della banda 21 Rulli aperto a tutti. 

Le passeggiate saranno un’occasione non solo per riscoprire angoli nascosti della città ma anche per celebrare la memoria di figure storiche locali come Maria Boorman Ceccarini, benefattrice di Riccione, e Giuseppe Lo Magro, storico presidente dell’associazione Famija Arciunesa, a cui sarà dedicata la prima camminata.

Il progetto prevede anche la collaborazione di Geat, società in house del Comune di Riccione, che si occupa della manutenzione del verde cittadino, il personale del Museo del Territorio e della Biblioteca comunale, l’associazione Famija Arciunesa, la Cooperativa sociale Cuore 21 e dell’esperto botanico Loris Bagli (Società per gli Studi naturalistici della Romagna-Ssnr). Parteciperanno inoltre quattro classi terze delle scuole superiori di primo grado degli istituti comprensivi statali n. 1 e Zavalloni di Riccione, per oltre 100 ragazzi e insegnanti accompagnatori.

L’iniziativa si inserisce nell’obiettivo del Comune di rafforzare l’offerta culturale e turistica della città, garantendo eventi di alta qualità durante tutto l’anno. L’ingresso è gratuito su prenotazione tramite il servizio di Informazione e accoglienza turistica (Iat) presso il Palazzo del Turismo di Riccione tel. 0541 426050 [email protected] (le prenotazioni per la passeggiata del 9 novembre saranno aperte a partire dal 31 ottobre).

“La terza edizione de ‘I Giardini raccontano’ è un appuntamento speciale, che unisce la riscoperta del nostro patrimonio naturale e culturale con la memoria e l’identità di Riccione. È un’occasione per riflettere su chi siamo, da dove veniamo e dove vogliamo andare, attraverso il coinvolgimento di scuole, associazioni e artisti locali. Questa edizione, dedicata anche alla figura di Giuseppe Lo Magro, ci ricorda l’importanza di preservare la storia e il legame con il nostro territorio, per trasmetterlo alle nuove generazioni,” dichiara la vicesindaca e assessora alla Cultura Sandra Villa.

“Le due passeggiate patrimoniali 2024 svilupperanno una riflessione sul dualismo della città rurale che si specchia/rispecchia nella città di mare, offrendo l’opportunità di attraversare i tanti paesaggi diversificati che offre; ma c’è un altro dualismo: quello della città industriale/città fluviale, che traeva linfa dalla vicinanza coi “rii” (Rio Melo e Marano) e che oggi lascia il posto ad una nuova industria, quella dell’accoglienza e del turismo” afferma Giorgia Penzo, coordinatrice del progetto.

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